Papa Francesco: ai Paolini, “nei media mancano pulizia, onestà, completezza. Redimere la comunicazione dallo stato in cui è oggi”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Della teologia della comunicazione si può parlare tanto… La passione di Dio è comunicarsi, sempre comunica: con il Figlio nello Spirito, e poi a noi. Comunicare è una delle cose che è più che una professione: è vocazione. E questo don Alberione ha voluto sottolineare nelle diverse famiglie – cosiddette – paoline, questo del comunicare”. Lo ha ricordato, oggi, Papa Francesco, nel discorso a braccio rivolto ai partecipanti all’XI Capitolo generale della Società San Paolo (Paolini), ricevuti in udienza al Palazzo apostolico. “Comunicare in modo pulito. E voi avete la vocazione di comunicare in modo pulito, evangelicamente”, ha sottolineato il Pontefice, che ha messo in guardia su alcuni rischi oggi per la comunicazione. “Se noi prendiamo i mezzi di comunicazione di oggi: manca pulizia, manca onestà, manca completezza – ha osservato -. La dis-informazione è all’ordine del giorno: si dice una cosa ma se ne nascondono tante altre. Dobbiamo far sì che nella nostra comunicazione di fede questo non succeda, non accada, che la comunicazione venga proprio dalla vocazione, dal Vangelo, nitida, chiara, testimoniata con la propria vita”.
Poi un invito: “Non solo comunicare, ma anche redimere la comunicazione dallo stato in cui è oggi, nelle mani di tutto un mondo di comunicazione che o dice la metà, o una parte calunnia l’altra, o una parte diffama l’altra, o una parte sul vassoio offre degli scandali perché alla gente piace mangiare scandali, cioè mangiare sporcizia. Non è vero? È così. La comunicazione, quel rapporto tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo che è nel segno della Trinità, diventa questo pasto indigesto, sporco, non pulito. La vostra vocazione è che la comunicazione sia fatta pulita, chiara, semplice. Non trascurare questo, è molto importante!”.

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