Afghanistan: Milano, Centro Pime promuove oggi un incontro per una conoscenza approfondita del Paese, della sua storia e cultura

Luoghi carichi di storia, monumenti splendidi, bazar brulicanti di persone e di merci, oasi ridenti, interminabili carovane lungo la Via della Seta. Fin dai tempi antichi l’Afghanistan è stato un punto di contatto tra il mondo occidentale, l’Iran e l’India per poi trasformarsi, nell’attuale immaginario collettivo, in uno Stato desolante, travolto dalla crisi e dalla guerra. “Per abbattere simili pregiudizi e restituire la propria identità ad una nazione affascinante e troppo spesso dimenticata”, la Biblioteca del Centro missionario Pime di Milano, in collaborazione con Icoo-Istituto di cultura per l’Oriente e l’Occidente, propone oggi il convegno dal titolo “Afghanistan, crocevia di culture”.
Partendo da prospettive storiche, culturali e artistiche, i relatori presenti restituiranno un nuovo ritratto del Paese, approfondendo temi come il passato pre-islamico, l’arte del Gandhara (produzione architettonica, plastica e pittorica quasi esclusivamente di soggetto buddhistico tipica dell’ odierna piana di Peshawar), la poesia, la mistica, fino ad arrivare all’esperienza missionaria dei padri barnabiti.
Infine, l’incontro sarà arricchito da iniziative collaterali fra cui l’esposizione di oggetti d’arte di collezionisti privati, interventi di personalità di spicco del mondo della cultura come Gholam Najafi, giovane scrittore afghano autore di libri in cui racconta la sua esperienza di rifugiato e ricorda l’Afghanistan della sua infanzia, un book corner di volumi sul tema e un emozionante momento musicale per ricreare le atmosfere di quelle remote regioni dell’Asia Centrale lungo la Via della Seta.
L’evento si avvale del coordinamento scientifico di Michele Brunelli dell’Università di Bergamo e di Isabella Doniselli Eramo, vice presidente Icoo.

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