Minori stranieri non accompagnati: Ismu, in media hanno 6 anni di istruzione e parlano due lingue

Quali sono i percorsi di accesso all’alfabetizzazione, all’istruzione e alla formazione in Italia dei minori stranieri non accompagnati (Msna)? Se ne discuterà durante il webinar “Msna e accesso all’istruzione e alla formazione in Italia” in programma il 20 maggio (ore 15.00-18.00). Durante il webinar sarà presentata un’indagine nazionale che fornisce, per la prima volta, un quadro sulla condizione e sui bisogni dei Msna in ambito scolastico-formativo, a cura di Mariagrazia Santagati e Alessandra Barzaghi e realizzata da Fondazione Ismu su incarico del Ministero dell’Istruzione. Il campione è di 130 enti e di 1.400 Msna, corrispondenti a circa un quarto degli enti con strutture di prima e seconda accoglienza e dei Msna presenti al 30 settembre 2020. Il 98,6% è costituito da maschi e l’1,4% da femmine. Il 6,6% dei minori ha fino a 15 anni e il 20,7% ha 16 anni. La componente numericamente più rilevante è rappresentata da diciassettenni, ovvero i tre quarti dei minori censiti. Risultano distribuiti in 75 province italiane: la metà  (52,2%) si trova in strutture collocate in dieci province, 5 delle isole e del Sud (Trapani, Agrigento, Messina, Salerno, Catania) e 5 del Nord (Milano, Novara, Udine, Pordenone, Bologna). Il 43% ha origine africana, il 34,7% asiatica e il 21,5% proviene dall’Europa centro-orientale. Le prime cinque cittadinanze per numerosità comprendono i tre quarti del totale dei 1.400 minori, ovvero: Bangladesh (343 minori), Albania (275), Egitto (168), Tunisia (128), Pakistan (110). Il 63,7% dei Msna era studente o studente-lavoratore nel Paese di origine, il 34,4%, invece, si trovava in una condizione di inattività oppure già lavorava. In media hanno fatto un percorso di 6 anni in istruzione. I minori mai scolarizzati sono il 17,8%, mentre circa la metà ha frequentato per intero solo la scuola primaria. Oltre l’80% dei minori censiti non parla italiano all’arrivo ma il 51,9%  parla almeno due lingue. Al 30 settembre 2020 il 72,4% del totale frequentava corsi di alfabetizzazione linguistica, il 24,4% era inserito nel secondo ciclo di istruzione, il 17,2% dei 1.400 in istituzioni scolastiche del primo ciclo. Fra coloro che hanno terminato i percorsi, il 40% circa ha conseguito la licenza media, il 31% circa ha ottenuto un attestato per un corso di Italiano L2, il 10% per corsi di formazione professionale brevi. Per il 17,9% sono stati attivati percorsi di orientamento professionale in settori lavorativi quali la ristorazione e il turismo (46,5% dei casi), l’artigianato (15%), l’industria (14%), l’edilizia (8,3%) e l’agricoltura (5,4%).

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori