Fame: Oxfam e Save the children, “ogni 48 secondi una persona rischia la morte in Somalia, Etiopia e Kenya”

(foto Oxfam)

In Etiopia, Kenya e Somalia, la siccità potrebbe uccidere una persona ogni 48 secondi. È quanto denunciano oggi Oxfam e Save the children in un rapporto. A 10 anni dall’ultima carestia che ha fatto 260.000 vittime in Somalia – la metà delle quali bambini sotto i 5 anni – la comunità internazionale sembra incapace di evitare la fame in Africa orientale. Al momento, già quasi mezzo milione di persone è in carestia in alcune regioni di Somalia e Etiopia, mentre in Kenya 3,5 milioni soffrono la fame. “Tutti gli appelli delle Nazioni Unite per la risposta umanitaria nei diversi Paesi sono scarsamente finanziati, a causa di altre crisi, come quella ucraina, aggravando ulteriormente la piaga della fame in questa parte dell’Africa”, ricordano le due organizzazioni. In Somalia, Etiopia e Kenya, il numero di persone che soffrono la fame estrema è più che raddoppiato dallo scorso anno, passando da 10 a oltre 23 milioni. Ciò accade in Paesi stritolati da un debito che è più che triplicato in meno di un decennio – da 20,7 miliardi di dollari nel 2012 a 65,3 miliardi di dollari nel 2020 – sottraendo risorse ai servizi pubblici e a misure di protezione sociale. Il rapporto denuncia l’inefficacia degli interventi globali e le responsabilità dei governi dell’Africa orientale “per non aver agito tempestivamente ed essersi rifiutati di riconoscere l’ampiezza e gravità della crisi”. Oltre al “fallimento dei donatori e delle agenzie umanitarie nel dare priorità alle organizzazioni locali in prima linea, le sole capaci di contrastare la crisi in modo efficace e tempestivo”. Solo il 2% (93,1 milioni di dollari) dell’attuale appello delle Nazioni Unite per Etiopia, Kenya e Somalia è stato formalmente finanziato fino ad oggi. Nel 2017, quegli stessi Paesi avevano ricevuto 1,9 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza. “Anche se i donatori hanno promesso 1,4 miliardi di dollari di aiuti il mese scorso, è vergognoso che siano arrivati solo 378 milioni di dollari”, commentano. Oxfam e Save the children chiedono quindi “un’azione urgente per affrontare la crisi alimentare in Africa orientale”.

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