Infermieri: Pastorale salute Cei, “mantenere la persona malata al centro della cura e realizzare il bene attraverso la professione”

“L’assistenza è un’arte e se deve essere realizzata come un’arte richiede totale devozione e dura preparazione. È una delle belle arti, la più bella delle arti belle”. Queste parole di Florence Nightingale, nata a Firenze il 12 maggio 1820 e fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne, sintetizzano il valore della professione dell’infermiere. A richiamarle è l’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della  salute, guidato da don Massimo Angelelli, due giorni prima della Giornata internazionale dell’infermiere che, istituita dall’International Council of Nurse. ricorre proprio il 12 maggio, compleanno della Nightingale. La nota ne ricorda la figura e la prima scuola per infermieri da lei fondata a Londra.
Tema della Giornata 2022 “Ovunque per il bene di tutti – Infermieristica di prossimità per un sistema salute più giusto ed efficace”. La scelta dalla Federazione Italiana (Fnopi) “è nella promozione di un’infermieristica in uscita verso le periferie, nei domicili, tra le maglie di un tessuto sociale dove malattie, disabilità, disagio psichico, dipendenze patologiche e sofferenza necessitano di un professionista che abbia la capacità di prendersi cura in modo olistico della persona, che sappia avere uno sguardo rassicurante, un ascolto profondo e un tocco delicato. Tanto più in un contesto pandemico dove alcune domande di senso sulla malattia, sulla sofferenza, sulla solitudine sono tornate prepotentemente di attualità”.
“Stando con i malati ed esercitando la vostra professione, voi toccate i malati e, più di ogni altro, vi prendete cura del loro corpo. Quando lo fate, ricordate come Gesù toccò il lebbroso: in maniera non distratta, indifferente o infastidita, ma attenta e amorevole, che lo fece sentire rispettato e accudito”, ha detto Papa Francesco nell’udienza del marzo 2018 dedicata all’incontro con le professioni infermieristiche.
“Nel contesto delle diverse e complementari attenzioni che la pastorale della salute dedica alla cura integrale della persona, l’attenzione al mondo della professione infermieristica sollecita due attenzioni – conclude la nota -: da una parte mantenere quel carattere umanizzante che mette la persona malata, e le sue relazioni, al centro della cura; dall’altra, vedere anche nell’infermiere una persona che sta realizzando – esattamente attraverso la propria professione – il bene”.

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