Giornata mondiale nonni e anziani: card. Farrell, “il Papa insiste sulla necessità di una pastorale ordinaria per questa stagione della vita”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Il Santo Padre ci invita a prendere coscienza della rilevanza degli anziani nella vita delle società e delle nostre comunità e a farlo in maniera non episodica, ma strutturale. Non si tratta, cioè, di rincorrere un’emergenza, ma di porre le basi per un lavoro pastorale di lungo periodo che ci coinvolgerà per i decenni a venire”. Lo ha detto il card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, presentando stamani in Sala stampa vaticana il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. “Per questo, ha voluto istituire una Giornata mondiale destinata ad essere celebrata ogni anno e a segnare il tempo liturgico da ora in avanti – ha osservato il cardinale -. Per lo stesso motivo, nella Costituzione apostolica Praedicate Evangelium, per la prima volta, la cura pastorale degli anziani è indicata come una delle competenze principali – al pari di quella giovanile – di un Dicastero della Curia Romana. Volenti o nolenti, il tema degli anziani condizionerà il nostro futuro”.
Il card. Farrell ha quindi sottolineato come “il Santo Padre insiste sulla necessità che si delinei una pastorale ordinaria di questa stagione della vita e il messaggio che oggi presentiamo è un chiaro esempio di questa preoccupazione”. Papa Francesco indica alcuni “tesori propri di questa stagione” – ha osservato il porporato -, dei “pilastri sui quali costruire una vera e propria spiritualità della vecchiaia”. Il primo è quello della tenerezza. Il secondo elemento fondante di una spiritualità della vecchiaia è la custodia. Il terzo pilastro della spiritualità della vecchiaia di cui parla il Papa è la preghiera. “Il messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani è l’alternativa alla cultura dello scarto: aiuta tutti noi, e gli anziani stessi, a comprendere che – lungi dall’essere materiale da gettar via – hanno una precisa vocazione all’interno delle nostre comunità. In questo tempo che brama la pace, la Chiesa ha un grande bisogno di anziani, che abbiano il ‘dono’ della tenerezza, che siano capaci di custodire e d’intercedere”.

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