Infanzia e adolescenza: Unicef, 10 ragazze e ragazzi incontreranno domani Intergruppo parlamentare

10 ragazze e ragazzi avranno modo di confrontarsi con una delegazione dell’Intergruppo parlamentare Infanzia e adolescenza – tra cui i due coordinatori Paolo Lattanzio e Paolo Siani – sui bisogni e sulle sfide e le opportunità che contraddistinguono le realtà in cui vivono. Accadrà domani, 11 maggio, alle ore 15 durante l’evento online: “La parola alle ragazze e ai ragazzi. Incontro con l’Intergruppo parlamentare Infanzia e adolescenza” realizzato nell’ambito del progetto dell’Unicef Italia “Lost in education”, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e di cui il 30 e 31 maggio si terrà la conferenza finale. L’incontro sarà inoltre l’occasione per fare il punto sullo strumento dei patti educativi di comunità promossi nel corso del progetto “Lost in education” e per fornire all’Intergruppo parlamentare Infanzia e adolescenza il punto di vista dei ragazzi rispetto a tematiche che sono attualmente oggetto di dibattito parlamentare. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube Unicef Italia. Dal 2018 l’Unicef in Italia porta avanti il progetto ‘Lost in education’ rivolto a 4.500 ragazzi e ragazze, 900 famiglie, 600 docenti e 255 attori sociali per la prevenzione e il contrasto alla povertà educativa minorile. Il progetto, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che vede l’Unicef Italia come capofila in collaborazione con Arciragazzi (nazionale, Sicilia, Liguria, Lazio, Lombardia) e con Arci Liguria, è realizzato in 19 scuole secondarie di primo e secondo grado (13 istituti comprensivi e 6 scuole superiori) di 7 regioni in Italia (Lazio, Lombardia, Sicilia, Puglia, Liguria, Sardegna, Friuli Venezia Giulia) e ha l’obiettivo di rendere questi ragazzi e ragazze, insieme con i loro genitori e insegnanti, consapevoli del cambiamento che possono operare nella società diventando essi stessi “pontieri” tra scuole e altri attori della comunità educante.

 

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