Diocesi: mons. Renna (Catania), “vengo come fratello per diffondere, non senza di voi, la cultura della misericordia e dell’amicizia sociale”

“La misericordia spezza ogni catena di violenza ed è ciò che cambia davvero il mondo e le società inclini alla violenza. Questa virtù ha reso e renderà sempre più questa nostra Sicilia terra di testimonianza cristiana, come ai tempi di Agata”. Lo ha detto oggi mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, nell’omelia della messa di insediamento in diocesi, celebrata in cattedrale. “Qui, su questa nostra isola – ha ricordato il presule -, sono state pronunciate parole di perdono da tanti che hanno perso una persona cara per mano violenta: voglio ricordare solo che quando un mio coetaneo, di solo un anno più grande di me, fu ucciso dalla mafia mentre svolgeva il suo compito di agente di scorta del giudice Falcone, sua moglie, ai funerali, disse parole sofferte, ma di perdono. Io credo che ogni volta che parole di misericordia raggiungono il cuore di chi ha sbagliato, o sorrisi carichi di mitezza come quello di don Pino Puglisi di fronte al suo carnefice, si rinnova il miracolo della testimonianza dei martiri, e il seme di una nuova umanità viene gettato nei solchi della nostra bella terra”.
“Non si può stare nella Chiesa a modo proprio – ha aggiunto l’arcivescovo -, senza farle del male e renderla poco credibile! Vengo a voi perciò come fratello che vuole, non senza di voi, diffondere una cultura della misericordia e dell’amicizia sociale, del servizio e della prossimità, dell’adesione al Credo e della credibilità”.

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