Vita consacrata: Clar, “tempo di recuperare la chiave evangelica del servizio e di rivedere esercizio dell’autorità”

(Foto: Celam)

“Nella nostra preoccupazione profetica vediamo chiaramente che è tempo di rivedere le strutture, l’organizzazione e l’esercizio dell’autorità e di recuperare la chiave evangelica del servizio”. Lo afferma la Clar, la Conferenza dei religiosi e delle religiose dell’America Latina e dei Caraibi, alla vigilia della Giornata mondiale della vita consacrata del 2 febbraio.
Secondo la presidenza dell’organismo ecclesiale, guidata da suor Liliana Franco, “è tempo di servire l’umanità, di abbandonare ogni abuso – di potere, di coscienza e sessuale -, di liberarci e liberare da ogni schiavitù. È tempo di promuovere le relazioni sinodali nel nostro essere e nel nostro lavoro”.
Ancora, “è tempo di camminare facendoci piccoli con le persone, di motivare le dinamiche di collaborazione e corresponsabilità, di articolare la partecipazione di tutti e di imparare a vivere a partire dalla vicinanza e dall’orizzontalità.
La Clar mette in evidenza che “nella prima Assemblea ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi è stato riconosciuto che la Confederazione latinoamericana dei religiosi contribuisce da tempo a generare una mentalità e una pratica sinodali crescenti nella nostra Chiesa”. Questo riconoscimento “conferma il nostro impegno a creare istanze per promuovere il dialogo tra i nostri vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi e laici, per condividere, creare fiducia e sviluppare compiti comuni sulle questioni della vita, avendo un unico cuore e un’anima orientati verso Dio”. In questa prospettiva, resta fermo l’impegno di “promuovere e formare nuove leadership, soprattutto tra donne e laici, protagonisti a pieno titolo del corpo ecclesiale”.

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