Perù: Governo blocca attività Repsol dopo sversamento di 11.900 barili di petrolio. Caritas di Lima e mense comunitarie in campo per aiutare la popolazione colpita

(Foto: ANSA/SIR)

La rete delle “ollas comunes” di Lima (Rocl), cioè delle mense comunitarie, con un gruppo di istituzioni statali e private, ha presentato una campagna di raccolta alimentare con l’obiettivo di aiutare le popolazioni dei comuni di Ventanilla, Santa Rosa e Ancón, recentemente colpite dalla catastrofe ecologica causata da una fuoriuscita di petrolio dalla raffineria della Repsol, durante un’operazione di scarico di greggio.
L’iniziativa sarà coordinata da Caritas Lima. Insieme all’alleanza interistituzionale “Resuscita Perú”, le sue azioni dovrebbero iniziare con il recupero del cibo nel mercato di Santa Anita. Verranno raccolti prodotti donati o acquistati a un costo inferiore, grazie alla collaborazione dei commercianti che hanno aderito alla Rete delle “ollas” comuni.
Per rendere più efficace questo lavoro, saranno organizzate commissioni di lavoro composte da rappresentanti dei 15 distretti che compongono la rete. Da parte sua, la Caritas diocesana di Lima si unirà con un contributo di generi alimentari e mascherine.
Nel frattempo, lo sversamento continua a far vedere i suoi effetti sul mare e lungo la costa. Il ministero dell’Ambiente ha reso noto che in mare sono finiti 11.900 barili, il doppio di quanto dichiarato inizialmente dalla Repsol (circa 6.000). Ieri il ministero dell’Ambiente ha annunciato l’interruzione di tutte le attività di carico e scarico di idrocarburi nel mare peruviano da parte di Repsol, fino a quando non saranno offerte garanzie tecniche che non si verificherà un altro sversamento. Inoltre, secondo il Ministero, la Repsol “non ha mostrato chiare azioni di bonifica”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa