Nuova Zelanda: Rapporto abusi nella chiesa cattolica, 1.680 denunce dal 1950 ad oggi. Card. Dew, “dati orribili, ci vergogniamo profondamente”

1.680 denunce di abusi sono state fatte da 1.122 individui contro sacerdoti, religiosi e religiose, laici dal 1950 ad oggi. Quasi la metà degli abusi denunciati riguardava danni sessuali. Gli anni ’60 e ’70 sono stati i decenni con il maggior numero di abusi segnalati, con il 75% datato prima del 1990. E’ quanto emerge dalla prima ampia ricerca condotta all’interno della Chiesa cattolica in Nuova Zelanda su richiesta della “Royal Commission on Abuse in Care”. In un comunicato della Conferenza episcopale neozelandese, così il cardinale John Dew, presidente dei vescovi, ha commentato i dati: “Queste statistiche sugli abusi nella Chiesa cattolica risalenti al 1950 sono orribili e qualcosa di cui ci vergogniamo profondamente. Sono grato che sia stato fatto così tanto lavoro nella ricerca dei dettagli e nel renderli pubblici. Mentre continuiamo a rispondere alla Commissione reale sugli abusi e costruiamo una Chiesa più sicura per tutti, spero fermamente che fatti come questi ci aiutino ad affrontare la triste realtà. La Chiesa imparerà da questo e affermerà il suo impegno nell’opera di salvaguardia”. La ricerca ha preso in esame documenti e informazioni dalle sei diocesi cattoliche presenti nel paese e da 43 congregazioni religiose cattoliche (istituti, ordini o associazioni religiose). 428 le parrocchie cattoliche coinvolte, 370 scuole cattoliche e 67 istituti di cura. Le accuse riguardano per il 14% il clero diocesano, l’8% membri di congregazione (religiosi o sacerdoti) e il 3% suore o monache. La pubblicazione della ricerca arriva a pochi giorni dall’inizio di una indagine della Royal Commission sulla Marylands School di Christchurch. Marylands era una scuola residenziale per ragazzi, molti con disabilità, gestita dagli anni ’50 al 1984 dai fratelli dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio. La Commissione sta esaminando anche eventuali abusi in un’altra struttura di Christchurch, la “Hebron Trust”, per giovani a rischio e nel vicino orfanotrofio di St Joseph gestito dalle Suore di Nazaret.  Suor Margaret Anne Mills, Presidente degli ordini religiosi cattolici: “Ogni dato rappresenta la vita di molte persone, un terribile danno commesso da una persona su un’altra persona. Non possiamo mai dimenticarlo. Essere coinvolti per essere parte della guarigione di quel danno, per quanto possibile, è e deve continuare a essere il nostro obiettivo”.

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