Romania: le suore della Congregatio Jesu da 170 anni presenti nel Paese. Resistettero al comunismo, oggi si occupano di educazione e carità

(Foto Congregatio Jesu Romania)

Sono in Romania dal 1850 e sono le uniche sopravvissute al periodo di persecuzione della Chiesa durante il comunismo. Le suore romene della Congregatio Jesu (ex Ibmv – Dame inglesi) festeggiano 170 di presenza nel Paese e in questi giorni si sono riunite nella comunità di Popesti-Leordeni, vicino a Bucarest, per chiudere l’anno giubilare. Nel 1948, quando tutte le congregazioni religiose cattoliche furono proibite e le loro proprietà confiscate dallo Stato, Congregatio Jesu aveva in Romania cinque scuole. A quel tempo conservarono due case dove si ritirarono le suore che non avevano voluto lasciare il Paese. Nel 1984, ancora sotto il regime di Ceausescu, hanno cominciato ad accogliere di nascosto nuove vocazioni e nel 1990 sono ritornate all’apostolato libero. Oggi hanno una scuola elementare e quattro asili d’infanzia, e sono impegnate inoltre nell’accompagnamento spirituale, nell’assistenza sociale e sanitaria, e nella formazione giovanile. Dal gennaio 2021 la Provincia romena si è riunita a quella italiana, formando la Provincia latino-europea. La congregazione conta ora con 13 comunità in Romania e 106 suore romene, delle quali 11 in Italia e tre a Cuba, Austria e Spagna. “È un momento di gratitudine per tutto quello che abbiamo ricevuto da Dio e per aver potuto continuare, in terra romena, il desiderio della nostra fondatrice, la venerabile Maria Ward: e cioè, quello di portare Gesù a tutti”, ha dichiarato la superiora provinciale suor Monica Cojan.

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