Conferenza sul futuro dell’Europa: Metsola (Parlamento Ue), “se occorre, si cambi il Trattato”

(Foto SIR/Parlamento europeo)

(Bruxelles) “Quando si tratta di attuare le proposte dei nostri cittadini, nessun suggerimento di cambiamento dovrebbe essere esclusi. Qualunque processo sia necessario per arrivarci dovrebbe essere abbracciato. Compresa una Convenzione”. Roberta Metsola afferma che le proposte emerse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa debbano essere prese in seria considerazione e attuate.

“Il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare e riformare i nostri sistemi. Nulla dovrebbe essere fuori discussione, inclusa la modifica del Trattato, perché la visione richiede coraggio”. “La Conferenza sul Futuro dell’Europa e le 49 proposte che ci avete presentato il 9 maggio non sono la fine di un percorso. Questo non è stato un esercizio una tantum per l’Unione europea. Le vostre proposte non sono una lista da spuntare per chiudere una volta per tutte la porta alla Conferenza. Perché – argomenta ancora Metsola – in ultima analisi, questo esercizio mirava a preparare la nostra Unione per il futuro: che fosse domani, la prossima settimana, il prossimo anno o tra 10 anni. Non c’è una data di fine per il futuro. E non c’è una data di fine per la nostra Unione che cresce e continua ad evolversi. Il futuro è un lavoro in corso. Così è la nostra Unione”. Metsola cita Robert Schuman: “l’Europa non si farà tutta in una volta”. “E oggi aggiungo che non potrà mai essere completo il processo di integrazione. Esso cresce e si sviluppa con ogni ostacolo che attraversiamo. Con ogni svolta che raggiungiamo. Con ogni atto legislativo che riesce a rendere il nostro spazio condiviso un po’ più sicuro, un po’ più equo e un po’ più giusto”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori