Conferenza sul futuro dell’Europa: clima, salute, lavoro, digitale fra i temi toccati dai cittadini. Non sono mancate voci “euroscettiche”

(Foto SIR/Parlamento europeo)

(Bruxelles) Per l’intera giornata di oggi la sede di Bruxelles del Parlamento europeo ha ospitato oltre 500 cittadini dell’Unione, politici, esperti, giornalisti, in un evento di feedback sulla Conferenza sul futuro dell’Europa. Il Parlamento è stato rappresentato dalla presidente, Roberta Metsola, e da diversi eurodeputati. In rappresentanza del Consiglio Ue, ha partecipato il ministro per gli affari europei Mikuláš Bek della Presidenza ceca. Per la Commissione, hanno preso parte all’evento i vicepresidenti Maroš Šefčovič, Dubravka Šuica e Margaritis Schinas. Il dibattito, in plenaria e in gruppi di discussione, si è focalizzato sulle sfide principali che l’Unione deve affrontare attualmente, tra cui l’attacco della Russia all’Ucraina e le conseguenze sulla vita quotidiana degli europei, nonché la necessità di accelerare il processo d’indipendenza energetica dell’Ue. Molti oratori hanno posto l’accento sulle riforme istituzionali necessarie per attuare le proposte della Conferenza nella loro totalità, comprese quelle sulla tassazione delle multinazionali e sulla cooperazione nella dimensione esterna degli affari Ue.

Nel corso della giornata, i cittadini hanno posto domande sull’intera gamma di argomenti trattati nelle proposte della Conferenza, tra cui: cambiamento climatico e ambiente, salute fisica e mentale, istruzione e cultura, transizione digitale, le sfide legate alla migrazione, le minacce ai valori, lo stato dell’economia europea e il ruolo dei giovani in tutti questi settori, compreso lo sport. Inoltre, è stata ripetutamente menzionata la prospettiva di lanciare una Convenzione per la revisione dei Trattati Ue, oltre alla possibile attivazione di “clausole passerella” nel quadro giuridico esistente e la necessità di migliorare ulteriormente la comunicazione tra le istituzioni europee.
La discussione si è incentrata anche sulle lezioni di democrazia partecipativa tratte da questo esercizio senza precedenti, durato un anno, inclusa l’intenzione della Commissione di avviare consultazioni con i cittadini prima di importanti proposte legislative. Inoltre, i cittadini hanno avanzato delle proposte su come garantire che tutte le voci dei partecipanti siano ascoltate in egual misura, malgrado le barriere linguistiche e strutturali.
I deputati europei hanno sottolineato che il Parlamento “continuerà a fare tutto il necessario per garantire l’adempimento della sua missione fondamentale, che è quella di garantire la credibilità dell’Ue nei confronti di tutti gli europei”. Alcuni deputati hanno ribadito la richiesta del Parlamento di istituire una Convenzione per la revisione dei Trattati, mentre altri hanno evidenziato che sono in corso lavori in sede di commissione parlamentare volti a finalizzare le proposte per una risoluzione legislativa in tal senso.
Alcuni oratori hanno espresso un parere contrario, mettendo in dubbio l’utilità della Conferenza, denunciando l’uso del denaro dei contribuenti e opponendosi alla direzione dell’Ue nel suo complesso.

(Foto SIR/Parlamento europeo)

 

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