Giornata memoria vittime Covid-19: Draghi, “non possiamo abbracciarci, ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti ancora più uniti”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“Non possiamo abbracciarci, ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti ancora più uniti”. Si è aperto con queste parole l’intervento del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, che a Bergamo ha partecipato alle celebrazioni per la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus.
“In questa città non vi è nessuno che non abbia avuto un familiare o conoscente colpito dal virus”, ha proseguito il premier che si è rivolto direttamente ai bergamaschi: “Avete vissuto giorni terribili in cui non vi era nemmeno il tempo di piangere i vostri cari, di salutarli e accompagnarli per l’ultima volta”.
“Sono tante le immagini di questa tragedia, che hanno colpito tutti, in Italia e nel mondo. Una su tutte è indelebile”, ha evidenziato Draghi, riferendosi alla “colonna di camion militari carichi di bare. Era la sera del 18 marzo, esattamente un anno fa”.
Dopo l’intervento di Draghi al Parco Martin Lutero alla Trucca, l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi. “Questo bosco – ha spiegato il premier – non racchiude solo la memoria delle tante vittime cui va oggi il nostro pensiero commosso. Questo luogo è un simbolo del dolore di un’intera nazione”.
Il bosco “è anche il luogo di un impegno solenne che oggi prendiamo. Siamo qui per promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette. Solo così rispetteremo la dignità di coloro che ci hanno lasciato”.

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