Politica: p. Occhetta, “ritrovarsi intorno a valori che fondano l’Europa può aiutare a fare scelte radicali”

“La stagione del sovranismo e del nazionalismo ha esaurito la forza delle sue parole e delle sue proposte; i leader che parlavano di antieuropeismo il mese scorso hanno dovuto ‘cambiare’ posizione in fretta e diventare europeisti in poco tempo”. Lo scrive p. Francesco Occhetta, nell’editoriale del giornale online della Comunità di Connessioni. “Esponenti come Giorgetti, Garavaglia e Stefani aiuteranno a costruire un centrodestra europeo – osserva il gesuita –: rappresentano una parte del Nord produttivo e sono sostenuti dalla fascia degli amministratori leghisti moderati, quelli omogenei al Ppe”.
Guardando al M5S, p. Occhetta evidenzia che “dovrà chiarire il rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta coordinata dalla piattaforma privata di Rousseau”. “Il Pd invece deve rispondere alla domanda su cosa significhi oggi essere forza riformatrice e democratica legata ai socialisti europei”. Soffermandosi sul dato politico, il gesuita lo ritrova nella “necessità di far nascere una nuova stagione costituente che ripensi regole, riforme, parole nuove e orizzonti verso cui portare il Paese”. Mentre “il paradigma culturale di riferimento è nel significato antropologico di ‘economia integrale’ e di ‘transizione ecologica’, entrambi concetti che la Chiesa ha il merito di avere anticipato nel 2015 con l’enciclica Laudato si’ rispetto alle agende dei governi”. Quattro i pilastri indicati di “politiche sostenibili”: l’economia circolare e la bioeconomia; la digitalizzazione e la dematerializzazione; le politiche che favoriscono l’efficientamento energetico di aspetti fondamentali del nostro vivere sociale; l’investimento sulle persone e sulla qualità del capitale sociale. “Mario Draghi questi testi li conosce, li ha commentati e nutrono la sua visione di economia e di sovranità in un mondo interconnesso – scrive p. Occhetta –. Questa circolarità di sogni, di speranza, di nuove parole e visione porterà a rifondare lo stato sociale, oggi provato dall’emergenza sanitaria, educativa e del lavoro. Lo chiede anche la Costituzione attraverso i principi di solidarietà e di uguaglianza. Ritrovarsi intorno a questi valori che fondano l’Europa può aiutare a fare scelte radicali e per tutti”.

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