Coronavirus Covid-19: a Emergency il premio “solidarietà” del Comitato economico e sociale europeo

L’Ong italiana Emergency fa parte dei 23 progetti e organizzazioni dell’Ue e del Regno Unito premiati dal Comitato economico e sociale europeo (Cese) per “il loro eccezionale contributo alla lotta contro il Covid-19 e le sue disastrose conseguenze”. Il premio per la solidarietà va dunque ad Emergency per la categoria “transnazionale”, per “l’assistenza fornita in Europa e nel mondo nel contenimento della pandemia, in particolare attraverso il suo modello riproducibile di misure di sicurezza e protezione”. Si tratta di “un modello flessibile e replicabile per la progettazione e la gestione degli ospedali durante la pandemia, che ha permesso, tra le altre cose, la costruzione di un ospedale da campo a Bergamo durante la prima ondata di contagi”. Il modello, spiega dalla Ong, “è il frutto delle esperienze di gestione dei malati in caso di epidemie, maturate in Sierra Leone nel 2014 e 2015 durante l’epidemia di Ebola”. L’associazione umanitaria ha messo queste competenze a disposizione delle autorità sanitarie in varie regioni d’Italia, ma anche nel Mediterraneo, è coinvolta nelle operazioni di salvataggio dei migranti. In una cerimonia virtuale di premiazione svoltasi oggi, il Cese ha insignito 23 organizzazioni della società civile, singoli cittadini e imprese private: a ogni vincitore è andato un premio del valore di 10mila euro.
“Questo premio riconosce l’importanza di assicurare gli stessi standard di protezione e cura in tutto il mondo. La nostra flessibile e replicabile risposta alla pandemia è stata implementata in diversi contesti, dall’Europa all’Asia, passando per l’Africa”, spiega la presidente della Ong, Rossella Miccio. “Il premio ha un grande potenziale per rafforzare questa consapevolezza e promuovere nuove alleanze a livello globale, per contribuire insieme alla costruzione di sistemi sanitari resilienti durante questa crisi sanitaria e sociale. Emergency vorrebbe dedicare questo premio alle persone più marginalizzate e vulnerabili della società. Ci impegniamo a non lasciare nessuno indietro”.

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