Coronavirus Covid-19: Iss, “per contenere la diffusione della variante inglese, rafforzare o innalzare le misure in tutto il Paese”

“Su 3.984 casi con infezione da virus Sars-CoV-2 confermata con real-time Pcr (Rt Pcr), sono stati effettuati 852 sequenziamenti del gene S o sequenziamenti in Ngs, di questi 495 infezioni sono risultate riconducibili a virus Sars-CoV-2 variante Voc 202012/01 (variante inglese, ndr). Quasi tutti i laboratori hanno fatto pre-screening per S-gene target failure”. Lo si legge
nella la relazione tecnica della prima indagine nazionale della “variante inglese” del virus Sars-CoV-2, realizzata dall’Istituto superiore di sanità (Iss). “La variante Voc 202012/01 è stata identificata nell’88% delle Regioni/Province autonome partecipanti. Le stime di prevalenza regionale risultano molto diversificate con stime comprese tra 0% e 59%. La prevalenza nazionale di Voc 202012/01 il 4-5 febbraio 2021 è pari a 17,8%. Tale valore costituisce una media ponderata che tiene in conto dei casi notificati nelle Regioni/Province autonome nei due giorni della survey e non una stima sui dati nazionali”.
Considerata la maggior trasmissibilità della variante studiata e considerato l’andamento in altri Paesi interessati precocemente dalla diffusione della Voc 202012/0, evidenzia la relazione tecnica, “è prevedibile che questa nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo”.
L’Iss fa notare: “Nel contesto italiano in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate”. Nell’attuale scenario europeo e nazionale caratterizzato dalla emergenza di diverse varianti “è necessario continuare a monitorizzare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali e internazionali e con le indicazioni ministeriali, la circolazione delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2”.
Soprattutto, l’Iss, “considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese”, “raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante Voc 202012/01, rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.
Al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto sulla circolazione e sui servizi sanitari “è essenziale, in analogia con le strategie adottate negli altri Paesi europei, rafforzare/innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese per nel contenere e ridurre la diffusione del virus Sars-CoV-2 mantenendo o riportando rapidamente i valori di Rt < a 1 e l’incidenza a valori in grado di garantire la possibilità del sistematico tracciamento di tutti i casi (in Italia e tale condizione si verifica con un valore di incidenza pari o inferiore a 50 nuovi casi x 100.000 in 7 giorni)”.

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