Coronavirus Covid-19: Fond. Soleterre, dallo scorso marzo 2.758 persone hanno chiesto aiuto psicologico. Il 66% donne, età media 43 anni

Dall’osservatorio speciale di Fondazione Soleterre – che a marzo 2020 ha creato una rete di psicologi e psicoterapeuti presenti in 14 Regioni italiane per offrire un sostegno durante l’emergenza Covid-19 – emerge l’evidenza di una maggior presenza di donne adulte quarantenni che fanno richiesta di assistenza psicologica. Il 66% dei pazienti è di sesso femminile, l’età media dell’utenza si attesta a 43 anni e si tratta per il 88% di persone non colpite direttamente (in senso clinico) dal Covid-19.
Da marzo 2020 ad oggi, si legge in un comunicato, “hanno usufruito del servizio di Fondazione Soleterre 2.758 persone – di cui 1.437 minori nelle scuole, 168 genitori, 288 insegnanti, 515 membri del personale sanitario, 85 pazienti Covid-19, 83 loro familiari e 182 persone che non hanno contratto il virus o lavorato in reparti Covid-19 ma che hanno subìto le conseguenze psicologiche della pandemia – per un totale di 2.833 colloqui effettuati in 11 mesi – di cui 378 svolti in ospedale, 2.168 da remoto o in presenza su tutto il territorio nazionale e 287 incontri nelle scuole”.
Il servizio, accessibile chiamando il numero di centralino 335 7711805, prevede un ciclo di 8 incontri gratuiti in presenza o da remoto con uno degli psicologi o psicoterapeuti della rete di Fondazione Soleterre. Sono 165 le richieste di aiuto urgente arrivate al centralino, con un picco di 53 chiamate a novembre 2020 e 45 a dicembre 2020, i mesi “caldi” della seconda ondata Covid-19.
In fase di triage ai pazienti è stato sottoposto un test per rilevare la presenza di sintomi trasversali da stress post-traumatico Covid-19 e poter così delineare la tipologia di percorso terapeutico più adatta. Dei 148 test eseguiti ad oggi emerge che il 34% ha sviluppato depressione in forma grave, il 24% ha sviluppato rabbia in forma grave, il 45% ha sviluppato ansia in forma grave, il 24% ha riscontrato alterazioni del sonno in forma grave e il 24% ha fatto uso di sostanze in forma grave.

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