Giornata mondiale poveri: Terni, il pranzo servito dal vescovo Piemontese

(Foto: diocesi di Terni)

La messa presieduta dal vescovo, mons. Giuseppe Piemontese, nella chiesa di Santa Maria della Visitazione al quartiere San Martino, e un momento di dialogo e agape fraterna, nei locali della mensa San Valentino della Caritas diocesana – associazione di volontariato San Martino. Lì anche il presule ha servito i pasti ai poveri presenti. Così nella diocesi di Terni è stata vissuta la Giornata mondiale dei poveri. “Non viviamo da soli, siamo esseri socievoli che vivono la loro esperienza umana in comunione – ha detto mons. Piemontese –, un elemento distintivo della chiesa che deve raggiungere la pienezza nell’attenzione verso coloro che sono meno fortunati o poveri. Tutti noi siamo poveri, poi ci sono coloro che vivono condizione più pesante di miseria e coloro che vivono nel degrado. Il discorso sulla povertà è più ampio, non è solo carenza di beni materiali per una vita dignitosa, ma c’è la povertà spirituale, la povertà culturale delle persone non istruite, non cresciute nella conoscenza del mondo e della realtà, la povertà morale diffusissima oggi”.
Al termine, nel giardino della mensa San Valentino, l’incontro del vescovo Piemontese, del direttore della Caritas diocesana padre Stefano Tondelli con la direttrice della mensa, Fernanda Scimmi, e alcuni volontari e famiglie. Particolari le loro storie che raccontano di come la mensa sia un luogo d’incontro e di accoglienza, non solo per ricevere un pasto caldo, ma per sentirsi in famiglia. Questo l’aspetto che ha sempre caratterizzato il servizio ai poveri in mensa, dove molte persone che sono arrivate per chiedere un aiuto perché erano in un particolare momento di bisogno. E a loro volta si sono messe al servizio di altre persone in una sorta di catena di solidarietà. Pensionati ed ex operai, disoccupati, anziani soli e giovani hanno raccontato questa loro esperienza di amore, dono, servizio e amicizia verso tutti. All’interno della mensa, infine, il pranzo preparato dalle volontarie del servizio cucina e servito ai 12 commensali presenti dal vescovo Piemontese che ha portato i vassoi con le varie pietanze, dall’antipasto al dolce.

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