Caporalato: Lamorgese (min. Interno), “si combatte insieme e con un coinvolgimento ampio di società civile e imprese”

“Il caporalato si combatte necessariamente insieme e con un coinvolgimento ampio della società civile e delle imprese. Insieme alla specificità del contesto, sono pilastri per affrontare e contrastare il fenomeno”. Ne è convinta il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenuta oggi in videoconferenza alla giornata di riflessione e approfondimento che si è svolta presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche, a Lecce, dell’Università del Salento, dal titolo “I caporalati, oggi”.
La titolare del Viminale ha ricordato il protocollo del maggio 2021 sottoscritto a Foggia, a cui hanno partecipato tutte le istituzioni, dal presidente della Regione Puglia, al procuratore di Foggia. “Abbiamo previsto – ha commentato – la riconversione del Cara di Borgo Mezzanone in foresteria regionale, con l’obiettivo di contrastare il caporalato con eliminazione del degrado dell’area che ospita, soprattutto in estate, un gran numero di lavoratori stranieri nel settore agroalimentare”. Tra le ipotesi che sono sul tavolo per garantire legalità e sicurezza del lavoro, Lamorgese ha citato il progetto che si sta portando avanti con la Tunisia che prevede “un’aliquota dei flussi destinati ai lavoratori stagionali che verrebbero in Italia per la raccolta di frutta e ortaggi e che possano tornare nel loro Paese, dopo un periodo di 6 mesi”. “Bisogna pensare a una forma di flussi migratori disciplinati dallo Stato e questa potrebbe essere una strada”, ha affermato la ministra.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori