Scuole paritarie: Fism, oggi l’insediamento del nuovo Consiglio nazionale. Redaelli (presidente), “valorizzare la nostra azione di sussidiarietà”

Si insedia oggi presso la Fism-Federazione italiana scuole materne, il nuovo Consiglio nazionale eletto dall’Assemblea congressuale l’11 settembre scorso. A guidare l’associazione per i prossimi anni sarà il lecchese Giampiero Redaelli, approdato alla presidenza della Fism nazionale dopo aver guidato per anni quella della Lombardia. Dopo il ringraziamento il segretario nazionale Luigi Morgano e al suo predecessore Stefano Giordano, Redaelli ha rivolto un pensiero a bambini, educatori e genitori delle scuole che la Fism associa e rappresenta: “Scuole paritarie appunto – di fatto i tre quarti di tutto il sistema paritario italiano – senza finalità di lucro che scolarizzano oltre un terzo dei bambini di tutto il nostro Paese impegnate nel promuovere l’educazione integrale dei più piccoli secondo la visione cristiana, puntando sulla centralità della persona, la collaborazione con le famiglie, l’accoglienza di tutti i bambini senza vincoli per culture e religioni”. Rispetto alle misure anti Covid, Redaelli ha ricordato che, “fin da subito, la Fism ha aderito alle richieste proveniente dalle autorità sanitarie e ministeriali facendo attenzione a far rispettare i comportamenti, al fine di fronteggiare l’epidemia e contenere la diffusione del virus. Di pari passo poi, abbiamo partecipato attivamente ai vari tavoli di confronto – Ministeri, Associazione nazionale comuni, Regioni, Comitato tecnico scientifico, ecc. – riuscendo a riaprire ovunque e senza troppi problemi, nonostante le nuove disposizioni come il green pass obbligatorio per i dipendenti, così come per i genitori e i fornitori di servizi. Dalle informazioni provenienti da tutta Italia ho percepito un grande senso di corresponsabilità”. “Quello che adesso auspico – ha proseguito – è l’intervento in nostro soccorso da parte della politica. Mesi fa sono stato fra i primi a chiedere di firmare una petizione dal titolo ‘Prima i bambini: gratuità e parità per l’infanzia’, chiedendo a governo, parlamento, regioni ed enti un piano di investimenti strutturale e adeguato nella dotazione che, anche nelle applicazioni del Pnrr, fosse indirizzato a sostenere il segmento di vita scolastica che va dallo zero ai sei anni”. “In questi giorni ho scritto al presidente del Consiglio e ad alcuni ministri e in concreto – ha concluso – ci aspettiamo una parità di trattamento effettiva, anche sul piano economico. Non è più rinviabile il traguardo di parità di costi a carico delle famiglie, per la frequenza dei figli alla scuola dell’infanzia e ai servizi educativi. Si tratterebbe in sostanza di una misura argine al decremento demografico, un sostegno alla genitorialità e alla parità di genere Ma non solo. Ci aspettiamo anche un coinvolgimento nelle scelte strategiche a favore delle nuove generazioni e nelle necessarie manovre di investimento educativo. Sul segmento che va dallo zero ai sei anni abbiamo una fotografia chiara della situazione, e se è da lì che si riparte noi ci siamo e possiamo e vogliamo dialogare e fare proposte. Le scuole dell’infanzia paritarie no profit costituiscono l’asse portante del sistema integrato di educazione ed istruzione: credo sia giunto il momento che vengano adeguatamente valorizzate nella loro azione di sussidiarietà”.

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