Incidenti sul lavoro: Risso (Terra Viva), “un bollettino di guerra quotidiano. Necessaria presa coscienza e azione urgente delle istituzioni”

“Ormai assistiamo quasi quotidianamente a morti bianche inaccettabili. Solo in Puglia, con quella di ieri sera, sono 53 le vittime sul lavoro dall’inizio dell’anno. Non basta più l’appello, al quale ci uniamo, di sindacati e associazioni, è necessaria e urgente una presa di coscienza e di posizione da parte delle Istituzioni”. Così Claudio Risso, presidente nazionale di Terra Viva Cisl, commenta l’ultima morte sul posto di lavoro. “A pochi giorni dalla tragedia di Paola, in provincia di Cosenza, dove hanno perso la vita quattro persone, la stessa dinamica si ripete in un’azienda agricola di Andria e costa la vita a un giovane trentenne, morto mentre stava lavorando a un macchinario per la vinificazione”, ricorda l’associazione in una nota.
Per Risso, “lavoro di qualità implica anche e soprattutto lavorare in sicurezza, e il comparto agricolo purtroppo concorre con cifre spaventose a questa strage silenziosa”. “La cultura della sicurezza sul lavoro – aggiunge – è uno degli obblighi morali e degli indicatori principali dell’evoluzione civile di una società. Deve esserlo ancora di più per il settore agricolo caratterizzato da elementi di notevole complessità, data l’elevata specializzazione dei processi produttivi e di trasformazione”. “L’impegno di Terra Viva – conclude il presidente – è nel non considerare la sicurezza solo un obbligo normativo, ma un vero e proprio cambiamento culturale e professionale, che si può concretizzare attraverso un percorso formativo altamente qualificato e responsabilizzante”.

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