Vescovi Puglia: confronto su progetto formativo “Le parrocchie missionarie” e attività estiva negli oratori. Don Michele Caputo nuovo educatore del seminario regionale

Seminario regionale, progetto formativo sulle “parrocchie missionarie” e attività estiva negli oratori sono stati al centro del confronto dei vescovi della Conferenza episcopale pugliese che si è riunita ieri presso il Seminario regionale di Molfetta. In una nota diffusa oggi, si comunica che i vescovi delle diocesi pugliesi hanno ascoltato una comunicazione del rettore del Pontificio seminario regionale, don Gianni Caliandro, sul cammino formativo della comunità del Seminario regionale. Al termine dell’audizione del rettore, i presuli hanno ringraziato don Donato Liuzzi (sacerdote della diocesi di Conversano-Monopoli) che rientra in diocesi dopo il servizio educativo svolto nel seminario regionale ed hanno provveduto alla nomina di un nuovo educatore nella persona di don Michele Caputo (sacerdote dell’arcidiocesi di Foggia-Bovino).
I lavori sono poi proseguiti con la presentazione da parte di mons. Luigi Renna del progetto formativo “Le parrocchie missionarie per condividere la gioia del Vangelo. Laboratori di formazione pastorale”. “Diviso in 3 anni, il progetto – si legge nel comunicato – prenderà il via nell’estate 2021. Nell’estate 2020, invece, sarà l’equipe responsabile del progetto aiutata da alcuni esperti – quest’anno sono invitati il catecheta Enzo Biemmi ed il teologo Vito Mignozzi – a vivere a Santa Cesarea Terme un momento chiamato simbolicamente ‘anno zero’ in cui mettersi in gioco sperimentando su se stessi le dinamiche formative da proporre agli operatori pastorali che parteciperanno alla proposta formativa”.
Successivamente, il Servizio regionale per la Pastorale giovanile ha esposto le istanze provenienti dalle realtà ecclesiali pugliesi che, a vario titolo, si occupano della cura pastorale dei più piccoli e giovani. “Apriamo per ferie”, ha affermato mons. Leonardo D’Ascenzo, “è il frutto di questo lavoro condiviso che, nella sua modularità e flessibilità, è affidato alle Chiese locali. Queste liberamente sceglieranno di attuarlo adattandolo al proprio territorio”. “Non si tratta di fare delle attività, scrivere un sussidio o erogare solo un servizio ma – precisano i vescovi pugliesi – rispondere alla nostra vocazione educativa che non è per addetti ai lavori ma è prerogativa di tutta la Chiesa. Siamo sicuri che annunciare il Vangelo anche in questo tempo, con delle modalità diverse da quelle a cui si era abituati, anche con uno sforzo in più… Si può fare!”.

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