Notizie Sir del giorno: Cei su omofobia, udienza, Ue-Africa, Vaticano-Cina, Covid e fake news, Regno Unito, Argentina

Omofobia: Cei, “non serve una nuova legge”

“Preoccupazione” per le proposte di legge attualmente in corso di esame presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati contro i reati di omotransfobia, perché “per questi ambiti non solo non si riscontra alcun vuoto normativo, ma nemmeno lacune che giustifichino l’urgenza di nuove disposizioni”. È quanto si legge in una nota della Presidenza della Cei diffusa oggi: “anzi, un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide, per cui – più che sanzionare la discriminazione – si finirebbe col colpire l’espressione di una legittima opinione, come insegna l’esperienza degli ordinamenti di altre nazioni al cui interno norme simili sono già state introdotte. Per esempio, sottoporre a procedimento penale chi ritiene che la famiglia esiga per essere tale un papà e una mamma – e non la duplicazione della stessa figura – significherebbe introdurre un reato di opinione. Ciò limita di fatto la libertà personale, le scelte educative, il modo di pensare e di essere, l’esercizio di critica e di dissenso”. (clicca qui)

Papa Francesco: appello alle istituzioni per “proteggere i minori”, “tutti siamo responsabili” del loro sfruttamento

Un appello alle istituzioni “affinché pongano in essere ogni sforzo per proteggere i minori, colmando le lacune economiche e sociali che stanno alla base della dinamica distorta nella quale essi sono purtroppo coinvolti”. A rivolgerlo è stato il Papa, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana collegati in streaming per l’udienza generale. “Venerdì prossimo, 12 giugno, si celebra la Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, un fenomeno che priva i bambini e le bambine della loro infanzia e che ne mette a repentaglio lo sviluppo integrale”, ha detto Francesco. “Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, in diversi Paesi molti bambini e ragazzi sono costretti a lavori inadeguati alla loro età, per aiutare le proprie famiglie in condizioni di estrema povertà. In non pochi casi si tratta di forme di schiavitù e di reclusione, con conseguenti sofferenze fisiche e psicologiche”, il riferimento all’oggi: “Tutti noi siamo responsabili di questo”, ha aggiunto a braccio. (clicca qui)

Comece-Secam: documento dei vescovi sul partenariato Ue-Africa. “Dignità umana, solidarietà, scelta preferenziale per i poveri”

Sviluppo umano, ecologia integrale, sicurezza e pace, migrazioni, ruolo delle comunità religiose: sono i cinque capitoli in cui si articola il documento (11 fitte pagine, disponibili in inglese) preparato da Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea) e Secam (Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar) quale contributo congiunto sul futuro partenariato Ue-Africa. Il documento è redatto in vista del summit tra Unione europea e Unione africana che dovrebbe tenersi il prossimo ottobre e che si propone appunto la definizione di una partnership di lungo periodo tra le due sponde del Mediterraneo. Si tratta di un vertice particolarmente delicato, che si sta preparando, e probabilmente si svolgerà, nel pieno della pandemia Covid-19 la quale investe il mondo intero, con effetti devastanti nei due continenti. “In un momento in cui il mondo è colpito dalla pandemia Covid-19 e dalle sue pesanti conseguenze”, i presidenti di Comece e Secam, rispettivamente il card. Jean-Claude Hollerich e il card. Philippe Nakellentuba Ouédraogo, richiamano l’attenzione sulle persone fragili e in difficoltà, le famiglie, le comunità locali, i migranti. (clicca qui)

Vaticano-Cina: riconoscimento del vescovo clandestino di Fuzhou. Sisci (sinologo), “notizia buona” ma è un segnale ancora “piccolo”

“Una notizia buona anche perché arriva finalmente quasi alla vigilia del rinnovo dell’Accordo tra Santa Sede e Governo cinese siglato il 22 settembre 2018 e questo rinnovo è particolarmente importante in un momento storico in cui si sta accelerando la guerra fredda”. Il sinologo Francesco Sisci ha commentato così al Sir la notizia che a Fuzhou, il vescovo clandestino Pietro Lin Jia Shan è stato riconosciuto dalle autorità civili. Domenica si è svolta una celebrazione liturgica nella grande chiesa dedicata al Santo Rosario, presieduta dall’arcivescovo di Xiamen, mons. Giuseppe Cai Bingrui, capo dell’Associazione patriottica provinciale. Si tratta di un passo importante sulla difficile strada di riconciliazione tra la comunità cattolica ufficiale riconosciuta dal governo e la comunità sotterranea che per secoli ha vissuto clandestinamente in fedeltà con Roma. Secondo Sisci, “con questo riconoscimento Santa Sede e Cina dicono di voler continuare a dialogare e quindi inviano un segnale urbi et orbi per dire che una strada del dialogo esiste sempre e non siamo arrivati ancora alla guerra fredda”. “Detto ciò, il segnale è anche piccolo”, ha aggiunto l’esperto. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Jourova (Ue), ondate di fake news provenienti anche da Paesi terzi. “Ma distinguere tra contenuti dannosi e illegali”

“Ondate di disinformazione hanno colpito l’Europa durante la pandemia di coronavirus, provenienti tanto dall’interno quanto dall’esterno dell’Ue. Per lottare contro la disinformazione dobbiamo mobilitare tutti i soggetti interessati, dalle piattaforme digitali alle autorità pubbliche, e sostenere i verificatori di fatti e i media indipendenti”. Lo ha affermato Vera Jourová, vicepresidente della Commissione, illustrando, assieme all’Alto rappresentante Josep Borrell, le iniziative per contrastare le fake news attorno al delicato tema della salute e della lotta al Covid-19. “Pur avendo intrapreso iniziative positive durante la pandemia, le piattaforme digitali devono intensificare i loro sforzi”. Nella “comunicazione” presentata oggi a Bruxelles, si specifica che occorre anzitutto “distinguere tra contenuti illegali e contenuti dannosi ma non illegali”; occorre poi considerare “la labilità dei confini tra le varie forme di contenuti falsi o ingannevoli: dalla disinformazione, che è per definizione intenzionale, alla cattiva informazione, che può essere involontaria”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Regno Unito, il 15 giugno riaprono le chiese. Prosegue la revoca progressiva del lockdown. Oltre 40mila decessi

(Londra) Le chiese e gli altri luoghi di culto riapriranno lunedì 15 giugno in Inghilterra. I singles e papà e mamme che vivono da soli con figli minorenni potranno formare una “bubble”, ovvero incontrarsi, dentro le mura di casa, con un’altra famiglia. Zoo, safari e cinema drive in, insieme ai negozi, riapriranno, sempre a partire da lunedì, purché osservino le misure di distanziamento sociale di due metri previste dal governo britannico. È stato il primo ministro britannico Boris Johnson, durante la conferenza stampa giornaliera dedicata alla crisi coronavirus, ad annunciare il nuovo passo sulla strada della rimozione del lockdown avviato lo scorso 23 marzo. In Nord Irlanda i negozi riapriranno venerdì mentre nessuna data è stata fissata per Scozia e Galles. Il numero di cittadini britannici che sono morti dopo essere risultati positivi al tampone per il coronavirus ha raggiunto la cifra di 40.883. (clicca qui)

Argentina: Osservatorio disagio sociale Uca, già indigenza e insicurezza alimentare record per l’infanzia a fine 2019, grande preoccupazione per l’attuale emergenza

La pandemia del Covid-19, combattuta in Argentina attraverso una durissima quarantena, rischia di trasformarsi per l’infanzia delle grandi periferie urbane in vero e proprio dramma umanitario. È l’inevitabile deduzione a cui giunge l’Osservatorio per il disagio sociale dell’Università Cattolica dell’Argentina (Uca), che ieri ha diffuso il rapporto “Le condizioni di vita dell’infanzia nel pre-pandemia Covid-19”. Si tratta dell’annuale studio dell’Osservatorio, coordinato dalla sociologa Ianina Tuñón, che si riferisce ai dati del 2019, prima dell’esplosione del contagio. Numeri che fotografano una situazione ancora peggiore di quella, già molto preoccupante, dell’anno precedente. Insomma, se il 2019 ha conosciuto per gli indicatori della condizione di vita dell’infanzia un record negativo, viene da chiedersi come evolverà la situazione quest’anno. (clicca qui)

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