Sanità: mons. Satriano (Rossano) su Rsa di Cariati, “prendersi cura di questa struttura, necessaria in un territorio troppo deprivato”

“Nella nostra Regione, se per un verso sembra affacciarsi la speranza per l’andamento positivo della pandemia Covid-19, per l’altro continuiamo a vivere un periodo pregno di criticità socio-economiche che evidenziano nuove e antiche fragilità. In questo contesto emerge, con struggente preoccupazione, la difficoltà in cui versa la Rsa medicalizzata di Cariati”. Lo scrive in una lettera mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano-Cariati, in riferimento alla struttura sanitaria.
“Grande l’umanità e la professionalità tra gli operatori sanitari, da me riscontrata nel racconto dei parenti dei degenti”, aggiunge mons. Satriano, che ricorda le sue frequenti visite alla Rsa. “Di anno in anno, medici e infermieri vanno riducendosi inesorabilmente”. “È molto doloroso – osserva il presule – che non si assicuri il mantenimento dell’unica struttura che da tempo si è fatta carico di garantire una siffatta assistenza sanitaria. C’è bisogno di risposte certe, di investimenti mirati e coraggiosi, in tempi brevi. Desta preoccupazione constatare che l’unica struttura residenziale pubblica, presente nella fascia ionica cosentina, distintasi per il suo ottimo servizio alla collettività, non abbia il personale necessario per coprire i turni e rischia di non poter dare assistenza alla fascia più fragile della nostra popolazione”. L’arcivescovo chiede “maggiore attenzione e sensibilità nel prendersi cura di questa struttura, necessaria in un territorio troppo deprivato. È importante restituire dignità ai nostri pazienti e alle loro famiglie, sapendo mettere in campo onestà e determinazione nel perseguire percorsi e obiettivi che abbiano al centro la persona”.

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