Natale 2020: mons. Tasca (Genova), “sostenere i più deboli e chi è solo”

“È il primo Natale che il Signore mi concede di trascorrere in questa arcidiocesi e ringrazio perché da tutti mi sento ben accolto. Voglio ricambiare la vostra benevolenza ricordando e cercando di mettere in pratica le parole di Gesù: ‘Io sono in mezzo a voi come colui che serve'”. Ad affermarlo l’arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, nel suo primo messaggio di Natale indirizzato “alla Chiesa e alla Città”. Nel testo, l’arcivescovo sottolinea: “Sto cominciando a conoscere la vita di Genova: una città grande e complessa, con una storia e un presente ammirevoli per generosità e solidarietà, una città in cui convivono tante realtà positive insieme a molti problemi”.
In merito alla celebrazione della nascita di Gesù in questo 2020, l’arcivescovo scrive: “Sarà un Natale con qualche ristrettezza in più, forzatamente più sobrio e per tante persone sarà anche in solitudine”. Per questo, “chi ne ha la possibilità, aiuti chi è più povero e chi più possiede forza e coraggio sostenga chi è debole e solo”. Infatti, “la nostra diocesi ha una grande storia di fede, di accoglienza e carità. Diamone anche oggi una sempre più convinta e generosa testimonianza!”. Quello che si prepara sarà un periodo di feste con varie difficoltà. “Comprendo – continua mons. Tasca – che mai come quest’anno il giorno della nascita di Gesù sia invaso da tanta preoccupazione, da tante difficoltà materiali e spirituali e mi rendo conto di quanto sia presente il timore per la salute di ciascuno a causa della pandemia da coronavirus”. Infatti, “moltissime persone hanno fatto l’esperienza della malattia e ne sono guarite; troppe sono decedute” e poi “ci aspettano ancora giorni di ansiosa attesa prima che arrivi un vaccino – comunque ‘in viaggio’ – a preservarci dai nefasti effetti della pandemia”.

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