Diocesi: mons. Perego (Ferrara-Comacchio) ai detenuti, “la gratuità non può essere fermata neppure dalle sbarre”

“La gratuità nasce ovunque e non può essere fermata neppure dalle sbarre, perché rinnova il cuore, libera dal male, dal risentimento e dalla paura, costruisce serenità e gioia. La gratuità prepara il Natale e lo accompagna. E forse è questo il senso dei doni a Natale: ci aiuta a superare individualismo ed egoismo, a condividere, a regalare gioia”. Queste le parole che monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, ha rivolto oggi ai detenuti nella messa natalizia celebrata nella casa circondariale di Ferrara. “Il Natale rinnova sempre: le parole, i sentimenti, i gesti – ha detto il vescovo nell’omelia -. Anche in questo tempo di pandemia, in cui i legami si sono indeboliti, i rapporti quasi interrotti e la distanza ha fatto soffrire anche voi”.  Commentando la pagina evangelica della visita di Maria alla cugina Elisabetta per aiutarla nella sua gravidanza ha detto: “l’incontro con il Signore non ferma, ma mette in cammino, apre all’incontro con gli altri, costruisce gratuità e fraternità. Il gesto di Maria è un gesto di volontariato, di dono, di responsabilità di fronte a chi è in difficoltà”. E proprio perché la gratuità, “questo desiderio di fare cose buone, nasce da dentro di noi, possiamo costruirla e custodirla ovunque”. “Cari fratelli – ha concluso -, il Natale ormai vicino ci porti in questo tempo di pandemia il gusto della fraternità, la serenità e la gioia nel cuore”. Dopo la liturgia mons. Perego ha visitato due bracci dell’istituto di pena.

 

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