Natale 2020: mons. Regattieri (Cesena-Sarsina), “nella prospettiva di un futuro incerto non si spenga la speranza che tutto concorre al bene”

“Riconosciamo nel nostro tempo, in questo tempo di pandemia, la visita del Signore?”: è la domanda che pone mons. Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, nel messaggio per Natale. “Ecco, viene il Natale; il Signore viene a visitarci, di nuovo”, afferma il presule invitando a riconoscere che “Gesù nasce oggi, affinché noi, oggi, rinasciamo a una vita nuova. Abbiamo bisogno di una rinascita. È ormai un anno che siamo bloccati dal virus invisibile”. Di qui l’esortazione: “Ora che stiamo attraversando una seconda ondata della sua virulenza apriamoci alla novità. Cristo viene. Riconosciamolo! E prostriamoci davanti a Lui. Ci chiede di fare nuovo anche questo tempo, così doloroso e complesso. Sostituiamo la paura con la fiducia. Al dolore della morte di un parente o di un amico accostiamo la gioia della nostra fede nel Signore nato, morto e risorto per noi. Nella prospettiva di un futuro incerto non si spenga la speranza che tutto concorre al bene per coloro che amano il Signore”. E, ancora, “dentro alle divisioni sociali scatenate dal virus ponendo spesso gli uni contro gli altri, prevalga il senso dell’unità e della collaborazione e la consapevolezza che siamo tutti sulla stessa barca. La pandemia non ci impedisca di allestire il presepio in casa nostra, nel nostro giardino, nella nostra chiesa parrocchiale, nella nostra associazione, nelle nostre piazze. Perché sarà un richiamo: fermatevi! Sostate e ammirate l’amore di Dio”. Riprendendo le parole di San Gregorio Nazianzeno – “Come potrei infatti non amare te, quando tu hai tanto amato me? Mi hai amato tanto da dare la tua vita per il gregge del tuo pascolo. Non si può immaginare un amore più grande di questo. Tu hai pagato la mia salvezza con la tua vita” -, mons. Regattieri conclude: “Siano questi i pensieri per questo tempo tanto contraddittorio, ma carico di potenzialità enormi per un rinnovamento personale e comunitario e per una rinascita della nostra vita ecclesiale e sociale. Sia questo anche il mio augurio natalizio per tutti”.

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