Recovery Fund: Casellati, “interventi assistenziali a pioggia non sono la risposta, serve un ‘Progetto Italia’ per rimettere in piedi il Paese”

“Una ‘finanza di emergenza’ basata su interventi assistenziali a pioggia non è la risposta che il Paese si attende. Serve piuttosto lavorare ad un ‘Progetto Italia’ che guardi al futuro, garantendo prospettive reali di crescita e sviluppo”. È la ricetta offerta dal presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel suo intervento in occasione dello scambio di auguri con la Stampa parlamentare tenutosi in Sala Koch, a Palazzo Madama.
“Dobbiamo far ripartire le leve dell’economia, investendo sulle infrastrutture, dando nuovo slancio alle imprese”, ha spiegato la seconda carica dello Stato, secondo cui inoltre “occorre puntare sui giovani” e sulle “donne, il cui potenziale inespresso vale un punto di Pil”.
“Il lavoro agile può essere utile in circostanze straordinarie”, ha ammonito Casellati, per la quale “di fronte alle tante saracinesche chiuse, alle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, non può poi essere sottovalutato il rischio di un disagio sociale fuori controllo”. “È un rischio – ha spiegato – che possiamo prevenire solo evitando che le diseguaglianze si acuiscano ulteriormente, tutelando le fasce deboli della popolazione. Diversamente, sarà la criminalità organizzata a fungere da banca e da ufficio di collocamento”. Secondo la presidente “c’è un Paese da rimettere in piedi, sul piano sanitario, economico e sociale” e “non possiamo permetterci di sbagliare”. “Come per il Piano Marshall, l’opportunità del Recovery Fund capita una volta sola nella storia. Disperdere le risorse disponibili in mille rivoli improduttivi sarebbe un errore imperdonabile, che finirebbe per ricadere sulle spalle dei nostri figli e nipoti”, ha osservato.

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