Giornata diritti migranti: Unicef, bambini in gran parte esclusi da risposta a pandemia. Nel mondo sono 21,5 milioni

Oggi, Giornata internazionale dei migranti, l’Unicef chiede ai governi di assicurare che tutti i bambini vulnerabili – compresi coloro che vivono come rifugiati, migranti o sfollati interni – siano considerati prioritari nella risposta alla pandemia. L’organizzazione ha annunciato che nei Paesi del mondo i bambini migranti e sfollati sono stati in gran parte esclusi dai piani nazionali di risposta e recupero alla pandemia da Covid-19 e hanno vissuto una significativa riduzione nell’accesso ai servizi essenziali e di cura. Questi risultati si basano sui dati raccolti attraverso una recente ricerca Unicef condotta in 159 paesi in cui ha una presenza operativa.
Dei 272 milioni di migranti internazionali stimati a livello globale, 33 milioni sono bambini, compresi 12,6 milioni di bambini rifugiati e 1,5 milioni di richiedenti asilo. Altre decine di milioni si spostano all’interno dei loro paesi – solo l’India ospita circa 93 milioni di bambini migranti interni. Nel mondo, 21,5 milioni di bambini sono sfollati interni a causa di conflitti, violenze o disastri.
Per questo l’Unicef chiede ai governi di assicurare che tutti i bambini vulnerabili – compresi coloro che vivono come rifugiati, migranti o sfollati interni – siano considerati prioritari nella risposta alla pandemia e negli sforzi di recupero, indipendentemente dal loro status e vengano raggiunti con protezione di qualità, assistenza sanitaria, acqua, servizi igienico-sanitari e istruzione.

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