Avvento: card. Bassetti ai giovani, “la nostra società ha bisogno di voi per ribaltare coltre di egoismo e di violenza”

“Il vescovo è con voi, un po’ invecchiato, più fragile, ma grazie anche alle vostre preghiere il suo cuore non ha ceduto sotto gli attacchi del virus, un nemico terribile che può portarti via la vita come il vento trasporta i fuscelli. Grazie a Dio ci sono e sono con voi. La nostra società per cambiare ha bisogno di voi, perché è necessario ribaltare questa coltre di egoismo e di violenza che rischia di ricoprire il mondo”: così il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nel video messaggio augurale rivolto ieri sera ai giovani della sua diocesi, in occasione delle veglie di preghiere di Avvento, organizzate non a livello unitario ma nelle 7 zone pastorali, per evitare assembramenti a causa dell’emergenza sanitaria in corso, sul tema “Sentinella quanto resta della notte?” (Is 21, 11). “C’è bisogno di gente nuova, che non vada secondo corrente, ma sappia essere coscienza critica – ha proseguito il porporato -. Mi auguro, e spero, che sia in voi questa coscienza critica. La nostra gente si sente sola, quasi abbandonata: ha bisogno del vostro sguardo limpido, della vostra amicizia. Spesso constatiamo attorno a noi, anche nelle nostre parrocchie e comunità, apatia e stanchezza: perciò vivete la vostra vita con gioia e passione. Non recintatevi dentro di voi circoscrivendo la vostra vita in piccoli ambiti egoistici, invidiosi, incapaci quindi di aprirsi agli altri”. Ricordando che “il sogno precede l’aurora”, come diceva don Tonino Bello, il cardinale ha auspicato: “Siate capaci di sognare, come spesso ripete il nostro Papa Francesco”. E “ricordate sempre, miei cari ragazzi, che ognuno di voi è una parola importante del vocabolario di Dio, parola che non si ripeterà più, perché ognuno di noi è ‘unico e irripetibile’. Possano crescere tanti fiori”. Il card. Bassetti ha concluso augurando “un Natale buono, in cui possa realizzarsi per voi l’invito che Papa Francesco rivolge a tutto il mondo alla fine della sua enciclica ‘Fratelli tutti’. Si tratta della conclusione di un messaggio del beato Charles de Foucauld, fondatore dei Piccoli Fratelli di Gesù: ‘Pregate Iddio affinché io sia davvero fratello di tutte le anime di questo paese’. Voleva essere, in definitiva, il ‘fratello universale’. Dio Padre, mediante il suo Figlio incarnato e fatto uomo, ispiri questi propositi in ciascuno di noi”.

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