Occupazione: nel terzo trimestre 2020 aumentano i lavoratori dipendenti, calano indipendenti. Crescono i disoccupati, già gli inattivi

In termini congiunturali, nel terzo trimestre 2020 riprende la crescita dei dipendenti rispetto sia agli occupati (+0,5%) sia alle posizioni lavorative (+2,4%). Le attivazioni sono state 2 milioni 122mila (+34,9%), in forte ripresa dopo il brusco calo del precedente trimestre, e le cessazioni 1 milione 842mila. Lo certifica la “Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione” diffusa oggi da ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal.
La crescita delle posizioni lavorative dipendenti del settore privato extra-agricolo, meno marcata nell’industria in senso stretto (+0,4%, +14mila posizioni), è più accentuata nelle costruzioni (+2,0%, +17mila posizioni) e, soprattutto, nei servizi (+3,3%, +263mila posizioni).
Il lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, continua a diminuire sia in termini congiunturali (-33mila occupati, -0,6%) sia su base annua (-218mila occupati, -4,1%)
Dopo la riduzione dello scorso trimestre, la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle Comunicazioni obbligatorie (Co) (+280mila posizioni rispetto al secondo trimestre 2020), è dovuta alla ripresa di quelle a tempo determinato (+183mila in tre mesi; era -377mila lo scorso trimestre) e al proseguimento della crescita delle posizioni a tempo indeterminato.
Secondo i dati Istat, in termini congiunturali la crescita dell’occupazione (+56mila, +0,2%) si associa all’aumento dei disoccupati e al calo degli inattivi, mentre su base tendenziale il calo degli occupati (-622mila unità, -2,6%) si accompagna all’aumento sia delle persone in cerca di occupazione sia degli inattivi.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche nel dopo lockdown si è registrata una riduzione degli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail: sono stati 116mila, 20mila denunce in meno (-14,8%) rispetto all’analogo trimestre del 2019; quelli con esito mortale sono stati 204, 12 in meno rispetto al terzo trimestre del 2019. In calo anche le malattie professionali denunciate e protocollate (11.416, -1.268 casi).

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