Diocesi: Carpi, oggi mons. Regattieri (Cesena-Sarsina) presiede la messa per il 10° anniversario ordinazione episcopale

Mons. Douglas Regattieri, sacerdote della diocesi di Carpi eletto vescovo di Cesena-Sarsina l’8 ottobre 2010, presiederà la messa nella cattedrale caprigiana sabato 31 ottobre, vigilia della solennità di Ognissanti, alle 18, nella ricorrenza del decimo anniversario dell’ordinazione episcopale. Il vescovo Erio Castellucci, amministratore apostolico, e il vicario generale, mons. Gildo Manicardi, hanno chiesto che l’anniversario potesse essere celebrato e festeggiato anche a Carpi, sua chiesa di origine, nella cattedrale dove il 28 novembre 2010 fu consacrato vescovo da mons. Elio Tinti con mons. Antonio Lanfranchi e mons. Bassano Staffieri. In un’intervista al settimanale diocesano “Notizie”, Regattieri ha risposto anche ad una domanda sull’attuale situazione di “incertezza istituzionale” della diocesi di Carpi: “Non ho problemi a dire che ho sostenuto con forza la richiesta di un vescovo autonomo per Carpi. Conoscendo i problemi, le dimensioni, la storia della diocesi e la sensibilità della gente, va da sé che la presenza fisica del vescovo aiuterebbe la comunità diocesana a crescere più unita e compatta”. Poi ricordando i forti legami che ancora mantiene con la sua chiesa di origine ha sottolineato il valore della preghiera: “Ho sempre sentito di essere accompagnato da tanti che hanno pregato e tuttora pregano per me. Ci sono poi stati eventi che hanno rafforzato ancora di più la presenza della mia diocesi di origine nel mio pensiero e nel mio cuore. Penso al terremoto del 2012. (…) Penso poi al decesso di alcuni sacerdoti, miei amici, che ora sono in cielo. Poi le frequenti telefonate degli amici, preti, diaconi, religiosi e laici. Infine, il giornale ‘Notizie’: anche questo è stato, ed è, per me uno strumento di comunicazione che consolida una conoscenza e un’amicizia che non può cadere nel vuoto o perdersi nel tempo. Quando posso – raramente in realtà – una scappata in cattedrale per venerare la nostra Madonna Assunta e pregare sulla tomba di mons. Artemio Prati, non manco mai di farla”.

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