Attentato a Nizza: colloquio telefonico tra Papa Francesco e il presidente Macron, no “all’ideologia dell’odio che divide e mette in pericolo la pace”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Colloquio telefonico ieri tra il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e Papa Francesco. A renderlo noto è l’Eliseo specificando che nel corso della conversazione il presidente francese ha assicurato al Papa la sua determinazione a “combattere senza sosta contro l’estremismo in modo che tutti i francesi possano vivere la loro fede in pace e senza paura”. Il giorno dopo l’attacco alla basilica di Notre-Dame de l’Assomption a Nizza dove hanno perso la vita tre fedeli cattolici, il capo dello Stato ha voluto mettersi personalmente in contatto con il Santo Padre “in un momento in cui – aggiunge la presidenza della Repubblica – i cattolici di Francia sono stati feriti in modo così violento così come tutti i francesi sono scioccati da questo attacco”. “Il Papa ha espresso a sua volta “il suo sostegno fraterno ai francesi”. Al telefono Macron ha evocato padre Jacques Hamel, l’anziano sacerdote assassinato nel 2016 nella chiesa di Saint-Etienne a Rouvray alla fine della messa da due giovani estremisti. Sia il Papa sia il presidente Macron – fa sapere l’Eliseo – condividono una “totale convergenza di vedute” riguardo il “rifiuto assoluto del terrorismo e dell’ideologia dell’odio che divide, uccide e mette in pericolo la pace”, nonché “sull’importanza del dialogo tra le religioni”. Intanto a Nizza, la diocesi fa sapere che domani alle 18 nella basilica di Notre-Dame sarà celebrata la messa per la solennità di Ognissanti, durante la quale verranno ricordate le vittime dell’attentato del 29 ottobre. A presiedere la messa sarà mons. André Marceau, vescovo di Nizza, alla presenza di tutti i sacerdoti di Nizza e dei sacerdoti della parrocchia di Notre-Dame. Prima però – si legge nel comunicato – sarà celebrata una messa secondo il “rito penitenziale” di riparazione. Il rito – spiega la diocesi – viene celebrato “quando un atto gravemente lesivo, come l’omicidio, viene commesso in una chiesa. È pertanto fondamentale per la ripresa delle celebrazioni religiose nell’edificio interessato”.

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