Sarà un dialogo tra passato e presente ad inaugurare la rassegna concertistica “Musica in Aeris” promossa dall’Associazione Maria Malibran, a Napoli. Stasera, alle 18,30, la chiesa dell’Immacolata Concezione in Piazza Giuseppe Di Vittorio ospiterà l’esecuzione dello “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi, reinterpretato attraverso il prisma delle tragedie contemporanee.
Il celebre componimento sacro settecentesco verrà proposto in una versione inedita grazie al testo di mons. Doriano Vincenzo De Luca che trasporta il dolore della Madonna ai piedi della croce nelle realtà odierne dei conflitti globali. Le madri di Gaza, Israele, Siria, Ucraina e del Sud del mondo, diventano così protagoniste di uno “stare” universale accanto alle sofferenze dei propri figli, creando un potente parallelo con la figura mariana.
Interpreti dello Stabat di Pergolesi saranno Raffaella Ambrosino (soprano) e Andrea Ambrosino (alto), accompagnati dai Solisti dell’Ensemble Strumentale Maria Malibran composto da Mario Dell’Angelo (primo violino), Sergio Carnevale (violino), Marco Musco (viola), Raffaele Sorrentino (violoncello), Ottavio Gaudiano (contrabbasso) e Francesco Pareti (continuo).
Ad arricchire l’esecuzione musicale interverranno le voci recitanti di Stefano Sannino, che proporrà giaculatorie dialettali dal testo di Jacopone da Todi, e Sergio Curcio, interprete del testo contemporaneo di De Luca. La performance includerà anche Tony Saggese alla tammorra, strumento della tradizione popolare napoletana che creerà un ulteriore ponte tra epoche e linguaggi musicali.
La direzione artistica è firmata da Raffaella Ambrosino, mentre la direzione musicale è affidata allo stesso mons. De Luca. Riccardo Iozzia Ambrosino cura la direzione di produzione dell’evento.
L’iniziativa si inserisce nel progetto culturale dell’Associazione Maria Malibran, promosso da Raffaella Ambrosino, di recuperare il patrimonio musicale classico attualizzandolo attraverso nuove interpretazioni che ne evidenzino la perenne rilevanza e capacità di parlare al pubblico contemporaneo.