“Una città per cantare e… per sentirsi liberi”. È il titolo dello spettacolo musicale, realizzato all’interno del carcere di Vigevano dai detenuti e dai docenti della scuola di musica “Una città per cantare”, sotto la supervisione e partecipazione di Rosalino Cellamare, in arte Ron, noto. Insegnante d’eccezione per due gruppi di detenute e detenuti del carcere di Vigevano, assieme ai quali si esibirà sul palco dell’auditorium della casa circondariale oggi, giovedì 10 aprile, alle ore 20.
Un sogno, per molti dei reclusi coinvolti, ma soprattutto un’occasione di riscatto resa possibile dalla direzione della casa circondariale dei Piccolini, da Caritas di Vigevano e da “Una città per cantare” (l’associazione di promozione sociale fondata dallo stesso Ron), che in questi mesi hanno portato avanti un progetto musicale dietro le sbarre del penitenziario, si legge su “L’Araldo lomellino”, il settimanale diocesano della diocesi di Vigevano.
“Un mezzo espressivo – spiegano al giornale diocesano dalla Caritas, riferendosi alla musica – che consente di sviluppare la creatività e i sentimenti, e può avere una funzione liberatoria consentendo alla mente di uscire dalle mura costrittive e spaziare libera fuori”.
All’evento di oggi, sono invitate le autorità cittadine tra le quali il vescovo di Vigevano, mons. Maurizio Gervasoni. Allo spettacolo potrà assistere anche la gente “di fuori”: la prenotazione è obbligatoria inviando il proprio documento d’identità alla mail area.carcere@diocesivigevano.it.