
Per la prima volta dopo decenni, l’Assemblea interregionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società di San Vincenzo De Paoli ha cambiato casa. Sabato 5 aprile l’incontro si è svolto tra le cime ancora imbiancate della Valle d’Aosta, nel Priorato di Saint-Pierre. “Una scelta non casuale – spiega una nota diffusa oggi -. Da quest’anno, infatti, l’Assemblea si fa itinerante: un modo per calarsi – letteralmente – nei territori dove la nostra azione prende vita ogni giorno”.
L’edizione 2025, rinnovata nella formula e potenziata nei contenuti, ha registrato oltre cento presenze.

(Foto Società San Vincenzo De Paoli)
A Saint-Pierre è stata inaugurata la mostra itinerante dedicata a Pier Giorgio Frassati. Otto pannelli, con immagini e documenti rari, come quel biglietto scarabocchiato sul letto di morte: “Le iniezioni sono di Converso. La polizza è di Sappa, rinnovala tu a mio nome”. Un gesto che racconta di un giovane che anche morente pensava a “quei poveri” affidati a lui dalla Società di San Vincenzo De Paoli.
Ad aprire l’Assemblea il vescovo di Aosta e presidente della Conferenza episcopale piemontese, mons. Franco Lovignana, che ha benedetto la mostra ed ha partecipato all’inaugurazione ufficiale. Nel suo discorso il vescovo ha sottolineato come proprio il carisma che deriva dai fondatori della Società di San Vincenzo De Paoli caratterizzi la particolare vocazione a prendersi cura di chi soffre con un particolare slancio di prossimità. Mons. Lovignana si è poi soffermato sulla funzione della presenza vincenziana nel territorio incitando soci e volontari a rinnovare costantemente il proprio impegno al servizio degli ultimi nella speranza. Un concetto ripreso anche da Paola Da Ros, presidente della Federazione nazionale italiana, che ha riportato al centro l’essenza della missione: non solo aiuti economici, ma ascolto, accompagnamento, promozione della persona. Solo così l’intervento diventa risolutivo, solo così costruiamo ponti solidi. La presidente ha parlato anche di una San Vincenzo dal respiro internazionale, con un ruolo consultivo all’Onu, progetti nei cinque continenti, e una rete pronta a sostenere ogni volontario, ovunque operi.
Antonella Caldart, responsabile del Settore Carcere e Devianza, ha presentato l’impegno della San Vincenzo nel mondo delle carceri. Dalla XVIII edizione del Premio Carlo Castelli ai nuovi progetti che coinvolgono scuole e società civile, fino agli accordi con il Ministero della Giustizia per offrire lavori di pubblica utilità agli ammessi alla prova.
Rossana Ruggiero ha portato le parole e le immagini forti del suo fotolibro “I Volti della povertà in Carcere”, editrice Edb, realizzato con Matteo Pernaselci, fotografo. Insieme a lei è intervenuto don Nicola Corigliano, cappellano del carcere di Aosta, e altri operatori del settore.
Anche suor Carmela Busia ed Alessandro Ginotta, organizzatore dell’evento e caporedattore della Rivista “Le Conferenze di Ozanam”, hanno offerto qualche riflessione su Pier Giorgio Frassati, condividendo aneddoti e testimonianze che lo rendono ancora oggi modello di carità concreta e gioiosa.
Il coordinatore interregionale Federico Violo ha richiamato tutti “a continuare ad agire, a sognare la pace e lavorare per costruirla, un gesto alla volta”. “Ricordiamo lo sguardo rivolto alla bellezza ed alla trascendenza della natura e del Creato seguendo l’esempio e la vivificante testimonianza di San Giovanni Paolo II. Camminiamo un passo dopo l’altro, verso gli altri o, come direbbe Pier Giorgio Frassati, verso l’Alto”, ha detto Violo.
Arturo Castellani, presidente del Consiglio centrale di Aosta ha lanciato un invito forte ai volontari valdostani: serve un impegno che superi i confini della parrocchia, che si faccia rete, progetto, sistema per “offrire risposte vere ai bisogni di oggi”.
La giornata si è arricchita anche di un momento spirituale guidato da padre Giovanni Burdese, consigliere spirituale.