Carcere: Roma, questo pomeriggio l’evento “Cultura è vita nei luoghi di detenzione”

Questo pomeriggio, alle 18, presso la Sala San Pio X in Via dell’Ospedale 1, si terrà l’evento “Cultura è vita nei luoghi di detenzione”, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. L’incontro, moderato dal giornalista Riccardo Iacona, vedrà la partecipazione di esperti del mondo accademico, dell’arte, del giornalismo e della cultura, che si confronteranno sul valore della cultura come strumento di crescita, emancipazione e dignità nei contesti detentivi. Dopo i saluti del card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, interverrà Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione. Durante l’evento – si legge in una nota – verranno presentati diversi progetti, passati, presenti e futuri, nazionali e internazionali, che hanno visto la propria realizzazione all’interno degli istituti penitenziari. Laurie Anderson, artista e compositrice di fama internazionale, illustrerà il progetto “Dal Vivo”, realizzato per la Fondazione Prada nel 1998 presso il carcere di San Vittore, e il progetto Habeas Corpus, del 2015, una installazione che ritrae la figura di un giovane prigioniero di Guantanamo. Cristiana Perrella, curatrice del nuovo spazio per l’arte contemporanea del Dicastero per la Cultura e l’Educazione “Conciliazione 5”, prenderà la parola per presentare il progetto artistico di Yan Pei-Ming, “Oltre il muro”, che a realizzato 27 ritratti di chi vive e lavora nel carcere di Regina Coeli. Stefano Anastasìa, docente di Filosofia del Diritto presso l’Università di Roma UnitelmaSapienza e garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per la Regione Lazio, offrirà una riflessione sul fenomeno della “prigionizzazione” e sul ruolo della cultura nel processo di riappropriazione dell’identità da parte delle persone detenute. Pisana Posocco e Marta Marchetti, dell’Università La Sapienza di Roma, presenteranno un innovativo progetto di educazione e reinserimento sociale per le persone detenute, volto a offrire opportunità formative e culturali che contribuiscono al recupero della dignità e all’integrazione nella società. Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere, presenterà, in collaborazione con la Fondazione Severino e il Ministero della Giustizia, un intervento “site specific” permanente, all’interno della casa circondariale femminile di Rebibbia “Germana Stefanini”, il più grande penitenziario femminile d’Europa. Un ulteriore progetto in un istituto penitenziario, che prende vita dal Padiglione della Santa Sede a Venezia, per la passata Biennale Arte 2024, sarà presentato da Rosa Galantino, autrice e produttrice del documentario “Le Farfalle della Giudecca”. Un viaggio tra i volti, le parole e i sentimenti delle donne carcerate, capaci di sorprendere tutti, anche loro stesse, diventando guide della Biennale Arte, cosmetiche, sarte, cuoche, edili, attrici, ortolane, in una trasformazione da recluse ad operatrici di una factory per cui tutta Venezia fa il tifo. Teresa Paoli, giornalista di Presadiretta (Rai 3), presenterà il progetto “Tra arte e mestieri”, che offre ai giovani detenuti dell’istituto penale minorile di Nisida l’opportunità di riscoprire se stessi attraverso laboratori e corsi pratici, dai mestieri manuali alla musica, contribuendo a trasformare le loro storie di errore in occasioni di cambiamento e speranza. Roberta Barbi, giornalista di Radio Vaticana, presenterà “I Cellanti”, programma radiofonico dedicato alla pastorale carceraria e alle storie di vita all’interno degli istituti penitenziari. Tommaso Spazzini Villa presenterà “2024Autoritratti”, un progetto di arte partecipativa che coinvolge detenuti in tutta Italia, permettendo loro di esprimersi attraverso interventi su pagine dell’Odissea di Omero.

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