80° della Liberazione: documento dell’Ac ambrosiana. “Memoria riconoscente, richiamo a formazione e impegno civile”

In vista dell’80° anniversario della Liberazione, l’Azione cattolica di Milano, città che fu l’epicentro degli eventi del 25 aprile, pubblica oggi un documento intitolato “25 aprile 2025: 80° della Liberazione. Memoria riconoscente, richiamo all’impegno civile”. Nel testo l’Ac ambrosiana scrive che la Resistenza fu una realtà dal “carattere composito e pluralistico”, con differenze “nei comportamenti pratici” e nelle prospettive per il futuro del Paese”. Però tutti coloro che si opponevano al nazi-fascismo erano legati dalla “volontà di costruire una nuova Italia, nella quale convivessero libertà democratiche, giustizia sociale e azione per la pace nel mondo. In questa complessa realtà, i cattolici ebbero un ruolo fondamentale”. L’associazione ecclesiale richiama dunque l’urgenza di difendere anche oggi i principi della Costituzione, figlia della Resistenza, e anche i valori della pace e dell’europeismo, frutto di quella stagione. Si legge: “Una Costituzione inesorabilmente antifascista, perché costruita su principi antitetici a quelli del passato regime, tanto in materia di diritti quanto in tema di bilanciamento dei poteri dello Stato”. “Esiste quindi un dovere cogente per ogni cittadino, che oggi – malgrado tante difficoltà – di quei sacrifici e di quel lascito gode, per fare memoria riconoscente di quegli uomini e quelle donne che tutto sacrificarono”.
“Il dovere della memoria si traduce immediatamente in altri doveri”, fa quindi notare l’Ac di Milano. Si tratta di conoscere la storia, “presupposto per giudicare con cognizione di causa anche i fatti del presente e per agire con lungimiranza”. C’è poi il dovere “della formazione permanente di ogni cittadino (e, a maggior ragione, di ogni cristiano). La democrazia e la libertà non sono date una volta per tutte, ma devono radicarsi nella coscienza di ciascuno ed essere continuamente alimentate”. Infine, c’è il dovere “di agire coerentemente come cittadini consapevoli dei pregi e dei costi della democrazia, che va costruita e ricostruita giorno dopo giorno: nel rispetto pieno delle regole, nello stile del confronto con l’avversario, nel lucido esame del continuo evolvere delle situazioni”.

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