Perdonanza celestiniana: mons. D’Angelo (L’Aquila), “L’Aquila capitale del perdono e della riconciliazione”

Presentata oggi, a Roma, al ministero della Cultura la 729ª edizione della Perdonanza celestiniana de L’Aquila, manifestazione storica iscritta dal 2019 nella lista Unesco quale patrimonio culturale immateriale. Quest’anno ad aprire la Porta santa sarà il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei santi. L’apertura della Porta santa coinciderà anche con la conclusione dell’Anno della Misericordia. “La 729ª Perdonanza – ha detto mons. Antonio D’Angelo, vescovo Ausiliare di L’Aquila – coincide con il primo anniversario della storica Visita pastorale di Papa Francesco a L’Aquila, ‘evento epocale’, perché, per la prima volta, un Papa ha aperto la porta Santa di Collemaggio. La città e l’arcidiocesi – ha aggiunto – giungono all’edizione che è stata presentata, dopo aver vissuto per un anno intero la Perdonanza, grazie alla speciale concessione del Santo Padre che ha voluto prolungare, con l’‘Anno della Misericordia’, fino al prossimo 29 agosto, il dono fatto da Celestino V alla Chiesa e gelosamente custodito dagli aquilani”. L’ “Anno della Misericordia”, ha ricordato il vescovo ausiliare, ha visto arrivare nel capoluogo abruzzese migliaia di pellegrini da varie parti d’Italia che hanno potuto ottenere l’indulgenza plenaria nella basilica di santa Maria di Collemaggio. “In questo modo L’Aquila ha voluto raccogliere l’invito di Papa Francesco a diventare davvero ‘capitale di perdono, capitale di pace e di riconciliazione’. L’impegno dell’arcidiocesi, in sinergia con tutte le Istituzioni, continuerà ad essere quello di far conoscere sempre di più la figura di Celestino V, ‘uomo del sì’ e non del no o del gran rifiuto” – come disse Papa Francesco – e la sua intuizione di concedere, nel 1294, l’indulgenza della Perdonanza che ha anticipato il primo Giubileo del 1300, istituito dal suo successore. Il 28 agosto di ogni anno, il corteo della Bolla del Perdono sfila per le strade del centro storico aquilano fino alla basilica di Collemaggio, scortando il prezioso documento dell’indulgenza papale, custodito da sette secoli nella sede municipale della città, che concedeva l’assoluzione da ogni peccato a quanti “sinceramente pentiti e confessati” avessero varcato la Porta santa durante i vespri tra il 28 e il 29 agosto.

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