Papa in Portogallo: ai giovani universitari, “senza l’incarnazione il cristianesimo è ideologia”, “contributo femminile indispensabile”. “Quante volte si pensa che le donne sono supplenti, non titolari”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Rendete la fede credibile attraverso le scelte. Perché se la fede non genera stili di vita convincenti, non fa lievitare la pasta del mondo”. Incontrando i giovani universitari presso l’Università cattolica portoghese di Lisbona, primo appuntamento pubblico della seconda giornata in Portogallo, il Papa ha chiesto loro coerenza. “Non basta che un cristiano sia convinto, deve essere convincente”, ha spiegato: “le nostre azioni sono chiamate a riflettere la bellezza, gioiosa e insieme radicale, del Vangelo”. Per Francesco, inoltre, “il cristianesimo non può essere abitato come una fortezza circondata da mura, che alza bastioni nei confronti del mondo. In ogni epoca uno dei compiti più importanti per i cristiani è recuperare il senso dell’incarnazione. Senza l’incarnazione, il cristianesimo diventa ideologia; è l’incarnazione che permette di essere stupiti dalla bellezza che Cristo rivela attraverso ogni fratello e sorella, ogni uomo e donna”. A tale proposito, il Papa ha sottolineato che “il contributo femminile è indispensabile”. “Quante volte si pensa che le donne sono supplenti, non sono titolari, e questo rimane nell’inconscio collettivo!”, ha denunciato a braccio: “nella Bibbia si vede come l’economia della famiglia è in larga parte in mano alla donna. È lei la vera ‘reggente’ della casa, con una saggezza che non ha per fine esclusivamente il profitto, ma la cura, la convivenza, il benessere fisico e spirituale di tutti, e pure la condivisione con i poveri e i forestieri. È entusiasmante affrontare gli studi economici con questa prospettiva: con l’obiettivo di restituire all’economia la dignità che le spetta, perché non sia preda del mercato selvaggio e della speculazione”. Infine, l’invito a “studiare il Patto educativo globale e appassionarvene”. “Uno dei punti che tratta è l’educazione all’accoglienza e all’inclusione”, ha spiegato Francesco: “ogni volta che qualcuno pratica un gesto di ospitalità, provoca una trasformazione”.

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