Gmg Lisbona: Germania, oltre 250 giovani provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per discutere il tema “Giustizia climatica e colonialismo”

Durante il primo giorno di attività del Deutsche Pilgerzentrum presso il Goethe Institut di Lisbona, oltre 250 giovani provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per discutere il tema “Giustizia climatica e colonialismo – Prospettive per un futuro giusto”, nell’ambito della Giornata Mondiale della Gioventù. L’incontro è stato organizzato dalla Federazione della gioventù cattolica tedesca (Bdkj) e dall’Associazione federale universitaria cattolica (Bkkh). Alla luce delle notevoli conseguenze della crisi climatica, come i devastanti incendi boschivi e l’aumento degli eventi meteorologici estremi nel Sud del mondo, la domanda dei giovani cristiani per un futuro sostenibile, giusto e inclusivo per le generazioni future sta diventando sempre più urgente. Il vescovo di Augusta, mons. Bertram Meier, presidente della commissione per la Chiesa mondiale, ha ricordato le complesse connessioni tra colonialismo, ingiustizia globale e cambiamento climatico. Ha fatto riferimento a Papa Francesco, che ha sensibilizzato sul fatto che “i Paesi del Nord del mondo hanno un ‘debito ecologico’ nei confronti dei Paesi del Sud del mondo: sono loro in misura maggiore responsabili della crisi climatica e quindi hanno un dovere speciale di guidare la necessaria trasformazione. Allo stesso tempo, la lotta al cambiamento climatico riguarda l’intera famiglia umana e richiede quindi sforzi internazionali congiunti. Non l’egoismo, ma la solidarietà globale deve essere il metro di paragone qui”. Secondo Volker Andres del Bdkj dell’arcidiocesi di Colonia “Gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire e stanno già causando danni devastanti. Le persone nel Sud del mondo soffrono di più, mentre noi nel Nord del mondo abbiamo la quota maggiore nel cambiamento climatico, storicamente ma anche oggi. Come Chiesa cattolica, abbiamo anche una responsabilità sociale per la conservazione del creato e dobbiamo alzare la nostra voce nella società e nella politica per attirare chiaramente l’attenzione su questo. Ma dobbiamo anche agire in modo credibile”. Il presidente federale del Bdkj, don Stephan Ottersbach ha ribadito che “la connessione tra giustizia climatica e strutture coloniali è di grande attualità. È chiaro che i responsabili delle decisioni in politica e nella chiesa devono fare di più per riflettere sulle strutture coloniali per poi superarle”.

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