Terra Santa: Pro Terra Sancta (ong), a Betania nasce il primo corso di laurea in restauro di tutto il Medio Oriente

Grazie alla collaborazione tra la al-Quds University e l’Università di Palermo nasce a Betania, villaggio palestinese a pochi chilometri da Gerusalemme, il primo corso di laurea in restauro di tutto il Medio Oriente. Negli ultimi anni, grazie alla Custodia di Terra Santa e ad altre donazioni, tra cui un rilevante contributo dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) – Maeci, sono state realizzate diverse attività per proteggere i resti antichi che si trovavano in stato di degrado e abbandono. “Siamo presenti a Betania dal 2016 – spiega Carla Benelli, responsabile dei progetti culturali di Pro Terra Sancta -. Abbiamo cominciato a lavorare nel santuario della Custodia dei francescani, dove negli anni Cinquanta degli scavi archeologici avevano messo alla luce alcuni resti del convento benedettino di periodo crociato legato alle figure di Marta e Maria – e dunque alla figura di Lazzaro. Questo luogo era in uno stato di abbandono, però di proprietà della Custodia francescana. Nel 2017 abbiamo cominciato i lavori proprio da lì e negli anni ci siamo allargati al centro storico della cittadina di Betania, intorno alla tomba di Lazzaro, coinvolgendo anche altre istituzioni, soprattutto l’Università locale. È qui infatti che si trova la sede principale della al-Quds University, di cui Osama Hamdan è docente. Il prof. Hamdan è il direttore restauratore e presidente del Mosaic Center e ha sempre diretto i lavori degli scavi archeologici e di numerose attività per la popolazione locale. Abbiamo sempre operato in collaborazione con il Comune di Betania, la al-Quds University, il Ministero del Turismo e delle Antichità palestinese e alcune associazioni femminili e l’ultimo scavo archeologico è stato fatto nel 2021”. La parte teorica del corso di laurea sarà gestita dai docenti delle due Università, mentre tutta la parte pratica si svolgerà nel centro storico di Betania insieme al Mosaic Center. Questo significa che il progetto prevede anche una collaborazione con il Ministero del Turismo e delle Antichità palestinese, così che i ragazzi e le ragazze che scelgono questo corso di laurea possano poi avere un riconoscimento di abilità alla professione di tecnico restauratore.

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