Myanmar: ciclone Mocha, anche la chiesa impegnata negli aiuti. Distrutte case e chiese, ma le comunicazioni sono difficilissime

Myanmar, ciclone Mocha (Foto Onu)

Anche la Chiesa ha inviato materiale di aiuto nelle regioni più colpite del Myanmar dopo che il ciclone Mocha ha colpito duramente il paese del sud-est asiatico il 14 maggio. Il bilancio delle vittime è ancora incerto. All’agenzia cattolica per l’Asia UcaNews, padre Nereus Tun Min, direttore di Karuna Pyay (la Caritas locale), ha raccontato: “Abbiamo inviato riso, olio, cipolle e teloni a 40 famiglie le cui case erano danneggiato nella cittadina di Kyaukphyu”. “Abbiamo usato il nostro fondo quaresimale per la risposta all’emergenza”. Dopo che la tempesta ha lasciato una scia di distruzione nel Rakhine, il 15 maggio la giunta guidata dai militari ha dichiarato lo stato di emergenza in 17 comuni nelle aree colpite. Il sacerdote ha affermato di essere in contatto con l’ufficio nazionale di Karuna, per fornire beni di prima necessità a Sittwe, Kyauktaw e nella cittadina di Kyaukphyu, che sono tra le aree più colpite. Molte residenze, compresa la casa del clero a Sittwe, sono state gravemente danneggiate, ha detto il sacerdote. “Le comunicazioni rimangono interrotte a Sittwe e Kyauktaw. È anche difficile arrivarci a causa di problemi di trasporto”, ha aggiunto il sacerdote. Il ciclone Mocha ha colpito il Myanmar e il Bangladesh il 14 maggio, portando venti fino a 248 chilometri all’ora e abbondanti precipitazioni. E’ stato il ciclone più forte dei 16 che si sono verificati finora quest’anno. I forti venti hanno spazzato le torri di comunicazione e gli alberi e le case sono stati gravemente danneggiati. Nello stato Chin a maggioranza cristiana, al confine con la divisione di Chittagong del Bangladesh a ovest, le reti di comunicazione che erano state ripristinate solo di recente dopo essere state tagliate in seguito al colpo di stato militare del febbraio 2021, sono state interrotte. Lo stato Chin è una roccaforte dei ribelli che stanno combattendo contro il governo militare in Myanmar sin dal colpo di stato. La cittadina di Paletwa, che ospita molti sfollati interni nella nazione devastata dalla guerra civile, è stata duramente colpita dal ciclone Mocha. Una fonte della Chiesa locale che ha chiesto d rimanere anonima, ha purtroppo detto di non sapere esattamente cosa sta succedendo a Paletwa perché non ci sono comunicazioni. Anche un assistente sociale della Chiesa con sede a Hakah, la capitale dello stato di Chin, ha dichiarato: “Circa 1.000 case e diverse chiese cattoliche e battiste in sei comuni, tra cui Hakah, Matupi e Falam, sono state danneggiate”. Secondo le Nazioni Unite, il ciclone Mocha è stato uno dei cicloni più forti che abbiano mai colpito il Myanmar. I bisogni umanitari nello stato di Rakhine e nel nord-ovest del Myanmar erano già terribili prima del ciclone, con circa sei milioni di persone che avevano già bisogno di aiuti umanitari, a seguito di anni di conflitto e sfollamento. Le notizie dell’agenzia Onu, indicano che ci sono stati ancora diversi morti in Myanmar e centinaia di migliaia di Rohingya sono rimasti senza casa. Anche L’Ocha conferma che nella città Sittwe, la distruzione è diffusa, con poche case rimaste in piedi.

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