Terremoto in Turchia e Siria: diocesi Cremona, 100mila euro di aiuti. Continua la raccolta di donazioni attraverso la Caritas

Il totale complessivo degli aiuti che partiranno dalla diocesi di Cremona verso le aree colpite il 6 febbraio scorso dal violento terremoto tra Turchia e Siria è di 100mila euro. Ne dà notizia la stessa diocesi ricordando che sono passati tre mesi “ma la situazione nelle zone interessate è ancora drammatica. Le esigenze sono grandi e diversificate in entrambi i Paesi: dai centri di accoglienza da gestire agli aiuti da far arrivare alle persone più vulnerabili, dallo smaltimento dei detriti alle problematiche sanitarie, dalla sicurezza soprattutto per donne e bambini al sostegno psicologico per i sopravvissuti. Il devastante sisma ha impattato su una regione di confine già profondamente complessa e martoriata, teatro di uno scontro geopolitico in atto ormai da più di un decennio, che vede Turchia e Siria come attori principali e antagonisti”.
I fondi raccolti nelle parrocchie durante l’iniziativa promossa a marzo dalla Presidenza della Cei hanno alimentato la raccolta attivata da Caritas Cremonese e Fondazione San Facio subito dopo il sisma per sostenere l’attività di Caritas Italiana sul territorio, cui tanti cittadini hanno contribuito con generosità. A questi contributi si aggiunge la somma già stanziata dalla diocesi attraverso i 10mila euro attinti dalla carità del vescovo e altri 10mila euro dal fondo di solidarietà della stessa Fondazione San Facio. I 100mila euro complessivi, viene spiegato, “andranno a sostenere degli interventi già in atto in Turchia e Siria: distribuzione di pasti caldi e kit igienici e sanitari, aiuto economico per l’acquisto di generi di prima necessità, attività psicologiche ed educative, installazione di servizi igienici, frigoriferi e ventilatori per far fronte all’imminente aumento delle temperature, ristrutturazione di abitazioni e scuole pubbliche, ripristino di attività economiche danneggiate. Da non sottovalutare la necessità di fornire aiuti a chi aiuta, ovvero un sostegno psicologico agli operatori locali, stremati da mesi di lavoro e che, per la volontà di aiutare chi è in difficoltà, spesso non si prendono cura di se stessi”.
“Anche a nome del vescovo – afferma il direttore di Caritas Cremonese, don Pierluigi Codazzi – esprimo il più vivo ringraziamento alle parrocchie e ai singoli che, già subito dopo la tragedia, hanno voluto esprimere la propria solidarietà alle popolazioni terremotate. Il contributo della diocesi di Cremona, attraverso Caritas Italiana, giungerà in Turchia e Siria quale segno concreto della vicinanza della nostra comunità alle persone che hanno vissuto, e ancora stanno vivendo, questo dramma”.
Rimane ancora attiva, presso Caritas Cremonese, la raccolta di contributi a favore degli interventi Caritas in Turchia e Siria.

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