Caro affitti: Ass. Ospitalità religiosa italiana, un sondaggio su tariffe fra le residenze universitarie e studentati presenti sul proprio portale

“Le proteste degli universitari, accampati davanti alle università, hanno portato la pubblica opinione di fronte al problema del caro-affitti per chi studia fuori sede. L’Associazione Ospitalità religiosa italiana, che promuove la ricettività di matrice religiosa e no-profit, ha avviato un’indagine conoscitiva fra le residenze universitarie e studentati presenti sul proprio portale, per sondare le reali tariffe con cui si confronta chi si rivolge a questo specifico settore dell’accoglienza”. Lo rende noto oggi Fabio Rocchi, presidente della medesima Associazione.
“Le tariffe medie indicate comprendono sempre acqua, luce, gas, pulizie, cambio biancheria, riscaldamento, lavanderia, uso cucina, aule studio e così via, quindi non vanno raffrontate con il semplice affitto”, precisa Rocchi.
Dai dati raccolti emerge che “nel Nord Italia una camera singola (con tutti i servizi indicati) costa mediamente 420 euro al mese. Per risparmiare, lo studente può scegliere un posto letto in doppia ad una media 325 euro, mentre in una multipla si scende a 220 euro, sempre con tutti i servizi. Per rassicurare i genitori sull’alimentazione dei loro figli, non mancano le possibilità di aggiungere colazione e cena, portando la quota mensile di questa ‘mezza pensione’ a 690 euro in singola, 570 euro in doppia e 490 euro in multipla”.
“Il Centro Italia risulta invece più caro per l’universitario, che può avere la camera singola ‘tutto compreso’ mediamente a 480 euro al mese e un posto in doppia a 410 euro. Al Sud il dato si riduce notevolmente, con una singola a 350 euro e il posto in doppia a 250 euro”, secondo i dati raccolti.
Il presidente dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana ha commentato questi dati ribadendo che l’organizzazione “ha manifestato al Ministero dell’Università e Ricerca la propria disponibilità a collaborare in idee e proposte per avviare un processo di pianificazione atto a risolvere l’annoso problema emerso a chiare lettere in questi giorni”.

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