Germania: Settimana ecumenica per la vita dedicata ai giovani. “Generazione Futuro. Alla ricerca di un senso tra paura e prospettiva”

Aperta a Osnabrück, in Germania, la Settimana ecumenica per la vita. All’insegna del motto “Generazione Futuro. Alla ricerca di un senso tra paura e prospettiva”, l’iniziativa delle Chiese cattolica e protestante è dedicata quest’anno alle profonde paure del futuro e alle crisi esistenziali dei giovani. La funzione ecumenica introduttiva, tenutasi sabato 22 nella cattedrale di San Pietro a Osnabrück, è stata presieduta dall’amministratore della diocesi, il vescovo ausiliare, mons. Johannes Wübbe, con il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), la pastora Annette Kurschus. Mons. Wübbe, che è anche presidente della Commissione per i giovani della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), nella sua omelia ha richiamato le figure dei discepoli di Emmaus: “La storia dei due discepoli ci mostra, da un lato, come i nostri occhi possono aprirsi alla realtà della risurrezione se ci apriamo ai bisogni delle persone e al senso profondo di ciò che Dio dona loro; dall’altro, ci interpella e ci fa sperimentare”. Per il vescovo l’aiuto umano, che viene dal cuore senza secondi fini, testimonia l’aiuto di Dio “e colpisce il cuore. In situazioni difficili, persone di tutte le età cercano questo tipo di aiuto, compresi i più giovani”.
Nell’introduzione tematica, la pastora Kurschus, ha evidenziato come “l’ambiente di vita dei giovani venga messo a fuoco: a cosa stanno pensando, cosa hanno in mente? Di cosa hanno paura, cosa li preoccupa? Da dove traggono forza, quali sono i loro punti di forza? Cosa desiderano, cosa sperano?”. Per la pastora “i giovani della generazione Z non conoscono un mondo chiaro e semplice; trattano l’incertezza, la complessità e l’ambiguità in modo del tutto naturale. Non fanno nulla senza fare domande, pongono la ‘questione del significato’ in tutti gli aspetti della vita e stabiliscono chiare priorità nella loro vita”. Kurschus ha sottolineato come “le crisi esterne, compreso il suicidio nell’adolescenza, non sono rare. Vogliamo affrontare anche questo in questa Settimana per la vita”.

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