Diocesi: mons. Muser (Bolzano), “essere cristiani oggi richiede più che mai convinzione e coraggio, anche civile”

“Essere cristiani oggi richiede convinzione e coraggio, anche coraggio civile. Dobbiamo sapere chi siamo e per cosa ci vogliamo impegnare, anche nell’incontro con persone di altre religioni, culture e visioni del mondo che hanno il diritto di mostrare e praticare pubblicamente la loro religione e le loro convinzioni”. Lo ha affermato mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, che ieri ha presieduto la messa trilingue nel duomo di Bressanone a cui ha fatto seguito la processione con le reliquie dei santi patroni diocesani Cassiano e Vigilio.
Il presule ha rimarcato che “le polemiche e il fomentare le paure non sono un atteggiamento cristiano: non ho nulla contro una moschea in Alto Adige o contro sale di preghiera pubbliche di credenti di altre religioni. Ciò che mi preoccupa è la mancanza di identità cristiana e l’indifferenza al nostro interno”. “Dimostriamo nella nostra vita personale e anche in quella pubblica e sociale che siamo e vogliamo rimanere cristiani”, ha ammonito il vescovo aggiungendo che “non sono gli altri a mettere in pericolo la nostra fede: sta a noi decidere se anche oggi e nella realtà attuale vogliamo diventare, essere e restare cristiani. Questa è la nostra responsabilità. Non dobbiamo creare e alimentare paure verso la diversità degli altri, ma dobbiamo essere testimoni del Risorto, ciascuno e ciascuna nel proprio contesto”.
Assieme a Cassiano e Vigilio, mons. Muser ha voluto ricordare a Bressanone il beato Josef Mayr Nusser: “La straordinaria personalità di questo cristiano laico arricchisce la comunità dei nostri santi e beati diocesani: con il suo coraggio di essere testimone di Cristo e del suo Vangelo, con la formazione della propria coscienza, con il suo impegno caritativo, con il suo ‘no’ deciso a Hitler che ci ricorda che solo Dio è il Signore della storia e della vita”. “Che questo nostro martire diocesano che ebbe il coraggio di opporsi all’idolo della sua epoca ci aiuti a formare la nostra coscienza e a sconfessare le tante mode e i tanti idoli di oggi”, l’esortazione del vescovo.

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