Percorso nascita: Cnapps dell’Iss, “manca ancora un protocollo per la salute mentale delle donne fragili”

“In 15 Aziende sanitarie il consultorio familiare è emerso come il luogo di riferimento per la promozione e la tutela della salute mentale in gravidanza e dopo il parto: il 90% dei consultori garantisce la valutazione dello stato emotivo e del rischio di depressione perinatale, cui si affianca un’ampia offerta di interventi di supporto”. È quanto emerge dai risultati di un questionario diffuso a 3.642 donne, tra maggio e ottobre 2022, che hanno partorito in 16 punti nascita coinvolti nel progetto coordinato dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps) dell’Iss “Rilevazione dei percorsi preventivi e assistenziali offerti alla donna, alla coppia e ai genitori per promuovere i primi 1000 giorni di vita, anche al fine di individuare le buone pratiche, i modelli organizzativi e gli interventi adeguati”. Tuttavia, “un protocollo scritto per l’assistenza integrata alle donne con disturbo mentale perinatale è disponibile nel 55% dei consultori familiari, ma non in quelli del Sud”. Inoltre, “l’indagine in 119 Dipartimenti di salute mentale (Dsm) nazionali evidenzia che l’80% non dispone di un Protocollo diagnostico terapeutico assistenziale dedicato”.
Ancora: “Oltre il 90% dei pediatri di libera scelta (Pls) ha mostrato una buona conoscenza dei temi della prevenzione e promozione della salute nei primi due anni di vita”. Con alcune criticità: “Il 31% ritiene sicura l’assunzione di una piccola quantità di alcol – un bicchiere di vino – in gravidanza, più del 40% dei pediatri non informa sempre i genitori sui rischi legati all’assunzione di alcol durante l’allattamento e l’11% ritiene che la depressione materna scompaia senza necessità di trattamento”.

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